Ci sono volute 9 gare di playoffs in cui è parso quasi sempre l’ombra di sé stesso, ma alla fine anche un All Star titolare come Kyle Lowry ha deciso di iscriversi in questa post season dimostrando tutte le sue qualità. Ne fanno le spese i Miami Heat, che perdono subito il vantaggio del fattore campo conquistato in gara 1 a Toronto (una maledizione dei Raptors, mai vincenti all’esordio delle serie playoffs) grazie ai 33 punti con 11/19 e 5/8 da 3 del play che stava tirando un misero 30% nei playoff fino a stasera. Gli Heat, sfortunati a perdere Whiteside nel primo tempo per una brutta distorsione al ginocchio, subiscono la fisicità in area di Jonas Valanciunas e vanno sotto nella prima metà di gara; a questo punto sale in cattedra Dwyane Wade, che sfodera una prova sontuosa (38 punti alla sirena per Flash) e, complice anche l’uscita del centro lituano a sua volta per infortunio, ricuce il divario e porta avanti i suoi. Ma i canestri di Lowry nell’ultimo quarto fanno la differenza e Toronto, seppur in affanno nel finale, porta a casa una fondamentale gara 3.
La gara è subito indirizzata in direzione Canada: i Raptors partono forte grazie a Valanciunas, Miami resta aggrappata nel primo quarto per merito del proprio leader, ma nonostante la presenza di un intimidatore come Whiteside l’area dei padroni di casa resta terreno di razzie e il primo quarto termina con Toronto avanti di 4 lunghezze, 23-19.
Nel secondo periodo la sfortuna colpisce la franchigia della Florida, che perde il proprio centro per infortunio: Miami prova a tenere botta e mette addirittura la testa avanti con 4 punti consecutivi di Joe Johnson, ma Valanciunas resta un enigma e guida un parziale cui contribuiscono quasi tutti i Raptors, che volano con un vantaggio in doppia cifra corretto a 9 lunghezze negli ultimi secondi dal redivivo Haslem. Ma Toronto pare avanti e in controllo: il punteggio recita 49-40.
Pochi secondi dall’inizio della seconda metà di gara e Kyle Lowry, dopo 9 partite e mezzo, batte finalmente un colpo con un parziale dei suoi, che tanto male han fatto agli avversari durante la regular season: manda subito la tripla a bersaglio, cui ne aggiunge un’altra poco dopo e due liberi per 8 punti consecutivi. Il play dei canadesi chiuderà la frazione con 15 punti, ma trova di fronte un Wade altrettanto on fire, che tiene sempre a contatto i suoi non permettendo la fuga agli ospiti (i quali fanno pari e patta in quanto a lunghi out per problemi fisici con la pesante perdita di Valanciunas, fino a quel momento assolutamente immarcabile in area) e riesce nel finale di quarto a ricucire il divario: con due step back consecutivi nei secondi finali Flash completa la rimonta e aggancia Toronto a quota 68.
Sulla scia del parziale positivo Miami prova a sua volta ad allungare a inizio ultimo quarto, volando sul +6 grazie ai liberi di Dragic e McRoberts; ma sono i Raptors stavolta a non far scappare gli avversari e a rimettere la testa avanti grazie a un’altra tripla di Lowry. Il finale di partita diventa quasi un botta e risposta tra il prodotto da Villanova e quello da Marquette con la maglia bianca numero 3, senza però che riesca a quest’ultimo il sorpasso. I liberi di DeRozan danno l’ennesimo +3 agli ospiti a pochi secondi dalla fine, Wade è bravissimo ad attaccare e a trovare un clutch player esperto come Joe Johnson libero sul perimetro: la tripla di Iso-Joe però finisce corta e Miami deve arrendersi, nonostante l’ultima bomba della staffa di un indomito D-Wade. Toronto vince 95-91 e si porta sul 2-1 nella serie.