O di come porre fine alla realtà per come la conosciamo
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Gli Warriors hanno stabilito il miglior record di sempre per la regular season (73-9), sono in piena lotta per vincere il secondo titolo consecutivo e hanno in squadra il doppio vincitore del premio di MVP della stagione regolare, nonché un marziano. Ma quello che preoccupa ancora di più è che Golden State è anche in primissima fila nella corsa a Kevin Durant. Ma sarebbe legale?
La tendenza a fermare la circolazione, gli isolamenti e la grande mole di tiri sembrano stridere con la sinfonia e la fluidità dell’attacco di Golden State ma Durant, oltre ad essere dotato di un’intelligenza cestistica fuori dalla norma ed essere un difensore e bloccante sotto stimato, è un tiratore eccezionale e completerebbe il Death Lineup 2.0 terrorizzando la Lega. Immaginatevelo sul lato debole dopo il già letale (e irrisolvibile) pick-and-roll tra Curry e Green. Fatto? Bene, accovacciatevi e piangente. E’ quello che faranno anche gli avversari.
In termini di spazio salariale l’acquisizione del suo contratto – considerati quelli di Thompson, Green e lo scontato rinnovo di Curry nel 2017 – porterebbe a delle scelte ben definite. Barnes e Ezeli diventeranno Restricted Free Agent a Luglio e diventerebbe impossibile trattenerli entrambi. Lo stesso vale per i vari veterani Bogut, Iguodala e Livingston, parte integrante di una second-unit che ha frantumato chiunque in stagione, che vedranno anche i loro contratti in scadenza nel 2017. Anche qui, almeno due dovrebbero salutare.
Scommettere sulla continua crescita di Ezeli e tenere Iguodala, l’anti-LeBron in vista delle Finals, è forse la miglior soluzione e anche se Bob Mayers dovrebbe ingegnarsi nel trovare nuovi giocatori à-la-Shane Battier Kerr avrebbe a disposizione quello che senza dubbio sarebbe il roster più forte di sempre. Sulla Baia ci sperano. Da altre parti meno.