Dopo la vittoria esterna dei Thunder in gara-1 è già tempo di gara-2 alla Oracle Arena, dove i Golden State Warriors proveranno a pareggiare sull’1-1 la serie prima delle due partite in Oklahoma.
I primi due minuti di Oklahoma sono da incubo: due palle perse, una brutta conclusione di Roberson e Golden State che con le triple di Green e Thompson vola subito sul 6-0, ma dopo il time-out chiamato da Donovan le parti si invertono e due punti di Westbrook, seguiti da un canestro con fallo subito di Durant, riportano la situazione in equilibrio. Se da una parte Thompson sembra essere on fire, dall’altra Roberson risponde presente con un canestro da tre punti, mentre a farla da padrone sono le palle perse: nei primi 6 minuti sono ben 8 quelle complessive (5 per i Thunder, 3 per Golden State). Un problema alla schiena conseguente ad un contatto con Ezeli costringe Adams ad abbandonare temporaneamente il parquet prendendo la via degli spogliatoi, mentre Curry si accende e con 9 punti in fila porta gli Warriors sul 22-16. I padroni di casa dominano a rimbalzo offensivo (ben 5 quelli conquistati nei primi 12’) e grazie ad un’altra magia di Curry il primo quarto si chiude sul 27-20 Warriors.
Le seconde linee di Golden State partono bene nel secondo periodo, anche se devono fare i conti con un Durant che non sembra minimamente intenzionato a far scappare i ragazzi della Baia e con 10 punti in fila riporta i Thunder a -3 (32-35 dopo 4 minuti). Barnes e Green mettono ordine nella manovra offensiva dei ragazzi di Kerr da una parte, Durant continua a segnare dall’altra, mentre i problemi per Adams sembrano non finire, con il neozelandese dolorante prima del time-out chiamato da Donovan. Ibaka dalla luna distanza segna il 39-41 di metà periodo, Westbrook, qualche minuto più tardi, punisce sempre da oltre l’arco, riportando Okc a contatto sul 44-45 dopo alcune buone giocate offensive dei padroni di casa. Waiters dall’angolo permette a Oklaoma di trovare il vantaggio per la prima volta nella partita sul 47-46, ma una brutta serie di palle perse in attacco aiuta Golden State a rimettere il naso avanti grazie ad Iguodala e Thompson fino al 57-49, punteggio sul quale si chiude il secondo quarto.
Dopo un equilibrato avvio di secondo tempo Golden State prova a scappare via e dopo 3:30 una tripla di Barnes vale il vantaggio in doppia cifra sul 64-53, Okc tenta di rifarsi sotto ma 7 punti consecutivi di Curry, conditi da un fallo tecnico a Durant, portano gli Warriors sul 71-57. Durant prova a tenere a contatto i suoi, ma quando l’MVP decide di cambiare la partita c’è poco da fare: altre due triple di Steph (13° punto per lui nel terzo periodo, tutti arrivati nel giro di un minuto e mezzo) indirizzano la gara verso i ragazzi di Kerr, avanti 76-59 a metà periodo. L’onda gialla, sulle ali dell’entusiasmo, non si ferma ed è ancora il #30 ad andare a bersaglio, supportato poi da Thompson per l’85-64 a 2 minuti dalla terza sirena. Waiters segna, Ezeli pure e il terzo quarto si chiude sull’88-68 Golden State.
Cinque punti consecutivi di Iguodala aprono il quarto periodo, con Okc che di fatto smette di difendere concedendo un prolungato garbage time alla partita. Il distacco aumenta di minuto in minuto arrivando anche intorno ai 30 punti. Finisce quindi 118-91 per i Golden State Warriors, che si portano 1-1 nella serie.