I Cleveland Cavaliers si trovano ad un passo dal baratro. Sotto di 0-2 alle NBA Finals, contro i Golden State Warriors, in attesa di gara 3 la quale si giocherà questa notte alle ore 3:00 a Cleveland.
La buona notizia per i Cavs è che rimontare un risultato simile non è del tutto impossibile. La brutta notizia è che questa gloriosa impresa è accaduta solo tre volte nella storia della lega, e solamente una volta negli ultimi 39 anni.
Ecco le tre squadre che Cleveland dovrà cercare di emulare
Boston Celtics (1969)
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L’ultimo titolo dell’era Bill Russell, e l’undicesimo anello in tredici stagioni, fu per i Celtics il più improbabile. Con Russell che in quella stagione intraprese il ruolo di coach-giocatore, i Celtics conclusero la stagione regolare con un record di 48-34, la loro peggior stagione nell’era Russell. Mentre i Lakers di Wilt Chamberlain, Elgin Baylor e Jerry West condussero i Lakers ad un record di 55-27.
Quando i Lakers andarono sul 2-0, sembrava che la loro sfortuna con le finali stesse per finire, e che West e Baylor stessero per conquistare il loro primo e tanto agognato anello. Invece i Celtics riuscirono a ribaltare i pronostici, vincendo la decisiva gara 7 sul campo dei Lakers, nonostante 42 punti, 13 rimbalzi e 12 assist di un eroico Jerry West, eletto MVP delle finali, nonostante la sconfitta (unico nella storia), con una media di 37.9 punti e 7.4 assist a partita.
Portland Trail Blazers (1977)
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I Trail Blazers non avevano mai partecipato ai playoff prima del 1977. E nelle finali di quell’anno dovettero assistere ad un secco 0-2 iniziale per mano dei Philadelphia 76ers di Julius Erving.
Ma il frontcourt dei Blazers, composto da Bill Walton e Maurice Lucas, prese in mano la situazione dominando le due gare in casa, prima di marciare a Philadelphia e vincere gara 5, per poi sopravvivere ai 40 punti di Erving in gara 6 e quindi conquistare il titolo.
Rimane l’unico titolo vinto nella storia di Portland, poiché la stagione seguente (1978) dopo aver ottenuto un record di 50-10, la possibile dinastia Blazers deragliò insieme alla carriera di Walton, che finì sotto i ferri a causa di un infortunio cronico al piede.
Miami Heat (2006)
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Forse le finali più incredibili della storia, le finali che consacrarono Dwyane Wade.
Wade e il suo eroico stato di grazia portò gli Heat al pareggio e poi alla vittoria della serie (4-2) contro i Dallas Mavericks di Nowitzki e Jason Terry, quest’ultimo famoso per il tatuaggio del Larry O’brien Trophy fatto prima di aver vinto le fatidiche 4 partite, non dire gatto… Wade finì la serie con una media di 34.7 punti.
Nowitzki avrà la sua vendetta cinque anni più tardi quando batterà Wade e James nelle finali del 2011.