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Tra le grandi deluse della stagione 2015/2016 vi sono sicuramente i Milwaukee Bucks, franchigia che la scorsa estate, dopo l’acquisizione di Greg Monroe e il recupero di Jabari Parker, sembrava pronta per imporsi sul palcoscenico dell’agguerrita ma modesta Eastern Conference. Il campo, tuttavia, ha detto tutt’altro, con i temibili giovani di Jason Kidd che non sono stati in grado di mostrare tutto il loro potenziale. Le 33 vittorie e 49 sconfitte che hanno relegato i Bucks in 12° posizione, appena davanti ai New York Knicks, ben fotografano l’annata di una squadra sì promettente ma ancora troppo immatura, come (forse) il suo allenatore. L’impressione è che la stagione che prenderà il via a fine ottobre dovrà essere quella della svolta nel Wisconsin, dove il nucleo di giovani importanti c’è e di tempo per amalgamarsi ne è stato dato abbastanza.
DRAFT
Nella notte del Draft Milwaukee ha continuato a seguire la politica adottata negli ultimi anni, che li ha visti puntare forti su ragazzi dalle straordinarie doti atletiche e con una grande apertura alare. Con la #10, infatti, è arrivato Thon Maker, che qualche anno fa sembrava essere un predestinato ma poi, a causa di una lenta maturazione sia a livello fisco che muscolare, si è dovuto accontentare di essere scelto dopo altri 9 prospetti. Con ben 216 cm di altezza, Maker potrà spaziare tra il ruolo di centro e addirittura quello di ala grande, considerando la sua ottima mobilità in relazione alla stazza. Con la 36° chiamata, poi, è arrivato Malcolm Brogdon, senior di Virginia che, a 23 anni, potrebbe non impiegare molto per avere un buon impatto dalla panchina per i Bucks. Guardia dalle spiccate qualità difensive, Brogdon potrebbe ritagliarsi alcuni minuti come backup in tutte e tre e posizioni di esterni, considerando la capacità di difendere in diversi ruoli.
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MERCATO
Non è facile capire come potranno muoversi sul mercato questi Milwaukee Bucks. Con Mayo, Vasquez e Bayless in scadenza, di giocatori “rodati” nel backcourt sono presenti soltanto i due titolari Carter Williams e Middleton, mentre Brogdon, come detto, potrebbe trovare spazio dalla panchina. Considerando la chiamata di Maker al Draft e le prestazioni non eccelse di Greg Monroe nella scorsa stagione, stando alle ultime indiscrezioni nel Wisconsin proveranno a tradare il centro ex Detroit, che il prossimo anno guadagnerà oltre 17 milioni di dollari. Di centri come lui, comunque, ce ne sono pochi, quindi potrebbe avere un discreto mercato e Milwaukee potrebbe ascoltare eventuali proposte anche per Carter Williams, che finora non si è dimostrato un giocatore su cui fare affidamento a causa della scarsa precisione al tiro e della rivedibile attitudine difensiva.
FUTURO
Strettamente legato al mercato di quest’estate è il futuro di Bucks: il nucleo di giovani su cui lavorare c’è, con Giannis Antetokounmpo, Jabari Parker e Kris Middleton tra i più interessanti. Il problema, soprattutto nella pallacanestro di oggi, è la scarsa pericolosità dalla linea dei tre punti: Milwaukee ha tanti giocatori in grado di segnare da oltre l’arco, ma pochi capaci di farlo con continuità, e al giorno d’oggi non è più possibile permetterselo. Se dalla probabile partenza di Monroe Kidd riuscisse ad ottenere giocatori funzionali al suo modo di giocare, i Bucks potrebbero essere una squadra da prime 4/5 posizioni nella Eastern Conference già dalla prossima stagione, considerando soprattutto le doti fisiche straordinarie di tutti i giocatori a roster che dal punto di vista difensivo danno una grossa mano. Se invece i problemi riscontrati nella scorsa annata si ripresentassero anche quest’anno, a Milwaukee potrebbe toccare un’altra stagione di transizione, con Jason Kidd che sarebbe il primo, forse, a rischiare il posto.
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