Dopo aver vinto il titolo NBA con i Cleveland Cavaliers, Matthew Dellavedova è ai saluti. Il playmaker australiano è infatti stato mandato a Milwaukee via Sign & Trade. Il giocatore ha però voluto ringraziare tutti i tifosi di Cleveland regalando questa lettera emozionale.
Cleveland,
Grazie per gli ultimi tre anni. I Cavaliers sono una grande organizzazione e vorrei ringraziare tutti per avermi dato questa opportunità, facendomi sempre sentire il benvenuto. Grazie a tutto lo staff, agli allenatori e ai giocatori con cui ho giocato e lavorato durante il mio periodo a Cleveland; qui ho trovato degli amici che saranno con me per tutta la vita. Vincere un titolo così con un gruppo speciale di giocatori. Grazie ai tifosi per tutto l’amore e il vostro supporto.
Quando sono arrivato per la prima volta a Cleveland, la gente diceva “oh, stai andando a Cleveeeland” (con un’accezione negativa) – non sapevo nulla su Cleveland, sapevo solo che stavo andando in un posto più fresco dell’Australia e di Saint Mary’s in California. Queste persone non potevano sbagliarsi più di così. La città è unica e speciale. Cleveland è cresciuta e cambiata tanto nei miei 3 anni vissuti in città. Ci sono molti buoni ristoranti, le persone sono genuine e la passione per le squadre sportive è irreale. A tutte le persone che mi hanno fatto visita è piaciuta.
Qui ci sono dei ricordi che non dimenticherò mai, come quando il pubblico impazzì e si scatenò una super ovazione per la mia stoppata che obbligò gli avversari a commettere l’infrazione di 24 secondi… Anderson Varejao che mi prese sotto la sua ala protettiva e che mi insegnò tante cose… vedere i fan ancora lì a fare il tifo con passione nonostante una stagione da 33 vittorie e 49 sconfitte… la prima partita di LeBron dopo il suo ritorno a Cleveland, l’arena era impazzita, giocare pick & roll col miglior giocatore del mondo, regalare assist a Tristan Thompson per farlo schiacciare a canestro… l’appoggio e l’amore che avete dimostrato per me, specialmente durante i Playoff e le finali l’anno scorso, il modo in cui ci avete portato ancor più intensità ed energia quando eravamo sotto 0-2 nelle Finals quest’anno e poi sopra 3-1. Il ritorno in aeroporto e naturalmente la parata, non penso che ci sia qualcosa da dire per spiegare quell’esperienza, ascoltare le storie degli abitanti di Cleveland che spiegavano cosa significa un campionato per loro e per la loro città. Mi sento fortunato per aver preso parte a quell’esperienza.