In seguito alla partenza di Wade, con direzione Chicago, Udonis Haslem é rimasto l’unico giocatore ad aver vinto di coloro che hanno vinto gli ultimi 3 titoli di Miami che ancora veste questa maglia.
A riguardo di ciò non si è detto entusiasta della situazione
“Non la vedo come una medaglia d’onore. È qualcosa di cui parlare quando sarà finita, del fatto che sono l’utlimo rimasto; ma io ci sono in questo momento, sono qui, so che sarà ancora difficile,non sarà una cosa facile”
Riguardo al suo prolungamento di un anno e alla presenza di Wade il capitano di Miami si è espresso così
“Sono lieto di essere ancora qui, per tutti i 13 anni che ho passato in questa franchigia ho sempre pensato di finire su questa strada, non ho mai immaginato di farlo senza mio fratello Dwyane, in questi 13 anni mi sono preparato e ora sono pronto a fare questo passo, anche senza Wade, fare da mentore a questa nuova generazione di ragazzi”
Il vuoto lasciato dalla guardia numero 3 è certamente pesante e adesso sulle spalle di Haslem e Bosh cadrà il peso di dover “crescere” questo nuovo gruppo di giovani e il capitano di Miami ne è consapevole
“Ormai questa è la realtà, dal primo giorno che io e Bosh siamo andati in palestra e ci siamo parlati abbiamo capito che era la realtà, che Dwyane non è qui. Ora c’è un nuovo gruppo di ragazzi, una nuova direzione e ho capito qual’è il mio ruolo in questa squadra ora e sono pronto a ricoprirlo”
In risposta alla domanda di un reporter sulla situazione di Chris Bosh, il capitano di Miami ha spiegato qual’è il modo di vedere la situazione all interno dello spogliatoio
“Nessuno sa veramente cosa succederà, io ragiono come se fosse ovvio che Chris ci sia e per la squadra non c’è altro scenario se non con lui in campo, la mentalità è positiva e tutti diamo per scontato che sarà presente, io lo facevo anche prima di firmare il contratto”
La situazione è dunque quella di una squadra da ricostruire ma partendo dalla presenza di due colonne portanti del recente passato che sicuramemte sapranno essere leader tecnici e d’esperienza per un gruppo giovane e affiatato, ovviamente sempre presente il capitano, Udonis Haslem.