Josh Smith, un nome che fino a qualche anno fa solleticava l’appetito di qualsiasi GM. Un predestinato, così sembrava essere, quando dopo il suo ultimo anno di High School, nel 2004, si era dichiarato eleggibile al draft e con la chiamata no.17 era stato preso dagli Atlanta Hawks. Niente università per lui, solo in pochi possono permettersi il grande salto nell’ NBA direttamente dall’High School.
La sua carriera nel grande basket parte forte, vince lo Slam Dunk Contest nell’anno da rookie e nel medesimo anno è nel secondo quintetto rookie.
È un grande stoppatore. Nonostante sia un’ala ed i centimetri contino solo, per modo di dire, 206. Nel 3 marzo del 2007 raggiunge quota 500 stoppate, il più giovane di sempre a riuscirci. Nel 2 febbraio 2010 invece, a soli 24 anni, è il più giovane a raggiungere quota 1000 in questa speciale classifica. Condisce sempre il tutto con una discreta media di punti e rimbalzi.
Gli anni di Atlanta sono ottimi e lui sembra un futuro All Star, poi nel 2013 il passaggio a Detroit dove firma un quadriennale importante da 56 milioni. Ma qui qualcosa non va e iniziano i problemi…
Dopo un solo anno viene tagliato per problemi di spogliatoio con Andre Drummond e Greg Monroe. Passano solo 4 giorni per trovare una nuova sistemazione in quel di Houston. Debutta contro Memphis con 21 punti e 8 rimbalzi, ma purtroppo per lui una rondine non fa primavera. Nel luglio 2015 firma con i Clippers che dopo solo 6 mesi lo rimandano a Houston.
Adesso, alle porte di una nuova stagione, è un free agent. Niente proposte però per lui, per ora nessuna squadra sembra voler scommettere su Josh Smith. A soli 30 anni e con un curriculum pieno di numeri importanti ma anche di tanti errori, l’ala statunitense spera che gli venga data un’altra possibilità per dimostrare ciò che vale, ma quella chiamata tarda ad arrivare…
Non c’è veramente più nessuno in NBA interessato a Josh Smith?