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Top 50 NbaReligion, posizioni 50-41: gli ultimi saranno i primi?

Volti noti in cerca di riscatto o giovani in rampa di lancio, la caratteristica comune è una soltanto: la voglia di scalare la classifica e (ri)salire la vetta

46°: DERRICK FAVORS

Gli Utah Jazz sono di certo una delle franchigie che meglio hanno lavorato nelle ultime stagioni. Senza mai dare nell’occhio, certo, ma anche senza mai arrivare ai playoff. E gli innesti di esperienza e qualità che questa offseason ha portato in dote, dovrebbero permettere di fare il definitivo upgrade a una squadra giovane sì, ma che deve iniziare a raccogliere quanto seminato.

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favors

E se in molti pensano all’apertura alare di Rudy Gobert o al talento offensivo di Gordon Hayward, sfugge quanto pesante sia, non solo in termini di stazza, la presenza sul parquet di Derrick Favors. Un interno da 16,4 punti e 8,1 rimbalzi, dati in continua crescita nei 5 anni di permanenza a Salt Lake City. Il giocatore solido per eccellenza.

Il simbolo di un modo di intendere l’NBA: silenzioso, operoso ed efficace.

45°: KRISTAPS PORZINGIS

Il secondo giocatore dei Knicks (a salire, ce ne saranno altri in cima) della nostra classifica è Kristaps Porzingis, alla sua seconda stagione in NBA. Lungo moderno capace di aprire il campo con il suo tiro dalla lunga distanza, il lettone ha impressionato tutti nella sua annata da rookie, mancando l’appuntamento con il premio di Rookie Of The Year solo per l’ingombrante presenza di uno strepitoso Karl Anthony Towns.

Kristaps Porzingis

Credits to: “www.nba.com “

Al secondo anno nella Grande Mela, la quarta scelta assoluta al Draft del 2015 è chiamata a riconfermarsi, mostrando miglioramenti soprattutto dal punto di vista fisico. Se le doti tecniche, infatti, non si discutono, lo stesso non si può dire in parte di quelle atletiche, che l’anno scorso lo hanno parzialmente limitato sia negli scontri di gioco, dove pagava dazio rispetto ai possenti lunghi avversari, sia a livello di energie, con il famoso Rookie Wall (la sensazione di stanchezza che alcuni giocatori provano il primo anno di NBA non essendo abituati a giocare tre/quattro volte a settimana) che si è fatto sentire parecchio nella seconda parte di stagione.

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Con l’esperienza accumulata sino a qui, comunque, Porzingis si presenta come uno dei giocatori più interessanti dei Knicks che verranno e avrà diverse occasioni di mettersi nuovamente in luce su uno dei palcoscenici più affascinanti dell’intero panorama cestistico (e non solo) americano.




46° E 45°

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