In estate il roster dei Grizzlies non è cambiato più di tanto. Quattro le principali partenze: via Matt Barnes e Jordan Farmar entrambi direzione Sacramento Kings dove ritrovano l’ex coach Joerger, Lance Stephenson che si è accasato ai New Orleans Pelicans e Chris Andersen che è volato a Cleveland coi Cavaliers.
Per il resto si riparte dal nucleo storico degli ultimi anni, con Zach Randolph e Marc Gasol punti di riferimento sotto canestro e la palla in mano alla saggia regia di Mike Conley. In uscita dalla panchina la sostanza e l’energia sotto i tabelloni di Brandan Wright e JaMychal Green, oltre all’esperienza di un super veterano come Vince Carter capace ancora di conferire un apporto importante alla causa sebbene i tempi migliori siano andati.
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E poi lui, l’idolo indiscusso del FedEx Forum: Tony Allen, uno dei migliori difensori della Lega come confermato da un certo Kobe Bryant. A dare man forte a quelli che c’erano già, in attesa anche del rientro di Jordan Adams alle prese con delle ginocchia di cristallo, sono arrivati tra gli altri Troy Daniels, guardia in cerca di riscatto dopo aver girovagato 4 squadre in 3 anni di NBA, e Tony Wroten, cavallo di ritorno da Philadelphia e già protagonista a Memphis a inizio carriera.
Tuttavia la novità più importante risponde al nome di Chandler Parsons che nell’offseason ha firmato un contratto quadriennale da 94 milioni di dollari. L’ex ala piccola di Rockets e Mavericks è chiamata a un salto di qualità definitivo, dopo aver lasciato intravedere buone doti sia in attacco sia in difesa nei suoi primi anni nella Lega ma dimostrandole a sprazzi. In un contesto dove gli verrà data molto la palla in mano, il prodotto di Florida dovrà compiere quello step up che lo può proiettare tra i migliori 3&D della NBA.
Ah segnatevi il nome di questo ragazzo proveniente dalla D-League: D.J. Stephens.
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Segni particolari: non schiaccia granché, decolla proprio. Preparatevi a trovarlo spesso nelle clip delle migliore giocate della notte.