I Blazers, per competere seriamente ad alto livello, dovranno ulteriormente migliorare quanto di buono fatto sin qui. Partendo dalla difesa, tallone d’Achille storico delle gestioni-Stotts (20esima su 30 lo scorso anno), e confermando un potenziale offensivo top-class (sesto miglior attacco del 2015-2016) costruito sull’asse “double-combo guard” Lillard-McCollum. Diciamolo fuori dai denti: una, anche minima, regressione, sarebbe da interpretare come un clamoroso fallimento, considerando quanto i Blazers hanno investito economicamente sul proprio presente e, cosa assolutamente da non sottovalutare, sul proprio futuro. Stotts, Lillard, McCollum, comprimari, riserve, assistenti allenatori… Ora che Portland è tornata sulla mappa NBA, nessuno può permettersi di sbagliare.
SCENARIO MIGLIORE – Lillard entra nel Miglior Quintetto NBA, McCollum si muove nell’orbita Secondo-Terzo, Turner si conferma ingranaggio offensivo di qualità e difensore affidabile, Ezeli sigilla il pitturato, Crabbe vince il premio come Sesto Uomo dell’Anno e il quartetto Aminu, Plumlee, Harkless, Davis conferma quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione. I Blazers, con la guida illuminata di uno Stotts da Coach of the Year, si spingono fino alle Finali di Conference, dove se la giocano con i Warriors e vengono eliminati 4-2 dopo una serie esplosiva.
Allen Crabbe (credits to hoopshype.com)
SCENARIO PEGGIORE – Regressione su tutti i fronti e implosione del progetto. Stotts perde il controllo dello spogliatoio, con Lillard che si atteggia da superstar ma gioca fuori fase e sparacchia con percentuali scadenti, McCollum torna l’oggetto misterioso delle prime stagioni in NBA, i nuovi non si integrano e aggiungono entropia alle rotazioni. 41-41 in regular season, ottavo posto a Ovest e uscita al primo turno sweeppati dagli immancabili Warriors.
PREVISIONE – Piccolo passo in avanti e 46-36 in regular season, terzo-sesto posto a Ovest dietro a Warriors e Spurs e giocandosela alla pari con Clippers, Grizzlies e Jazz. Nuova sconfitta nelle Semifinali di Conference, ma squadra che migliora ulteriormente e si affaccia al 2017-2018 con lo status di contender definitivamente acquisito. E con la vetta NBA nel mirino.