CONFERMATI: Bradley Beal, Marcin Gortat, Markieff Morris, Kelly Oubre, Otto Porter, Marcus Thornton, John Wall.
IN: Trey Burke, Ian Mahinmi, Andrew Nicholson, Tomas Satoransky, Jason Smith.
OUT4: Alan Anderson, Jared Dudley, Drew Gooden, J.J. Hickson, Nenè, Ramon Sessions, Garrett Temple.
Come si può facilmente intuire guardando il mini-schema qui sopra, l’estate non ha portato grandi rivoluzione nella capitale. Il grande e dichiarato obiettivo era Kevin Durant, ma è parso chiaro fin da subito che la voglia di vincere nell’immediato di KD avrebbe pesato nella sua scelta molto di più rispetto al ritorno a casa, e così è stato. Rimasti a bocca asciutta da questo punto di vista, i Wizards hanno così optato per una serie di movimenti secondari, volti a rinforzare una panchina non proprio eccellente lo scorso anno e funzionali per le idee di gioco del nuovo arrivato coach Brooks. Le uscite non sono state particolarmente dolorose, con i soli Nenè, Sessions e Temple che erano giocatori stabilmente inseriti nelle rotazioni di Whittman, mentre le entrate annoverano nomi interessanti come quelli di Nicholson, di un Burke in cerca di riscatto dopo la difficile esperienza ai Jazz e di un Mahinmi che ha dimostrato di poter essere un ottimo centro difensivo. A questi si va poi ad aggiungere quel Tomas Satonransky che, scelto alla #32 nel lontano 2012, Washington ha finalmente deciso di portare oltreoceano dopo le positive esperienze di Siviglia e Barcellona. Playmaker con buona visione e discrete doti difensive, il giocatore ceco potrà trovare il giusto spazio ai Wizards come backup di Wall, portando una dimensione nuova alla second unit come ha dimostrato di poter fare in queste settimane di preseason.
Il quintetto, comunque, dovrebbe restare sempre lo stesso, con l’unico dubbio nello spot di ala piccola dove, stando alle ultime indiscrezioni che arrivano dalla capitale, Kelly Oubre Jr. potrebbe scalzare un Otto Porter che lo scorso anno non ha particolarmente convinto. Morris avrà il vantaggio di essere aggregato alla squadra già dal training camp (nell’ultima stagione è arrivato a febbraio), mentre la coppia Wall-Beal è chiamata al definitivo salto di qualità in entrambe le metà campo. Il playmaker nella passata stagione è stato sublime e deve quindi riconfermarsi, mentre Beal ha avuto qualche problema fisico di troppo che dovrebbe essere stato risolto in estate.