Altro giro, altro record. Questa notte mancavano poco più di 6 minuti alla fine del primo quarto della partita tra Cleveland Cavaliers e Philadelphia 76ers quando LeBron James ha segnato il layup del 14-7 con il quale ha scavalcato Hakeem Olajuwon e i suoi 26.946 punti nella classifica dei migliori marcatori NBA di tutti i tempi, entrando definitivamente nella top 10( 25 punti, 8 rimbalzi e 14 assist per lui alla fine della partita).
Ecco le sue dichiarazioni a riguardo al termine della partita:
“Per me, segnare non è mai stato uno degli obiettivi. Personalmente sopra tutto ho sempre messo il fatto di agevolare i miei compagni, coinvolgerli, prendere rimbalzi, difendere, stoppare e cose di questo genere. Per questo motivo, essere nella top 10 con così tanti grandi giocatori è un beneficio. E’ un onore.
Prima della partita di ieri, però, anche coach Lue era stato interrogato sull’argomento:
“Penso che lui non ottenga abbastanza credito per il fatto di essere uno scorer, e penso che sia solo perché è un grande all-around player, prende rimbalzi, passa la palla, è forte in difesa, stoppa, perciò qualche volta ci dimentichiamo di quanto sia bravo anche a segnare. E lui è lì con quei giocatori che, tra di loro, hanno mentalità diverse. Ad esempio Kobe voleva segnare, “ucciderti” ogni singola partita. LeBron, però, ti batterà sotto ogni punto di vista.”
E poi ancora:
“Si parla tanto delle sue abilità di passatore, del suo altruismo, del mondo in cui prende i rimbalzi. Ma lui è anche uno scorer, e questo le persone lo omettono molto spesso. Ha messo 25 punti a partita negli ultimi, cosa saranno, 12 anni? Suvvia. Questo per me è uno scorer. Però dato che è uno straordinario all-around, di solito si tende a mettere da parte la sua abilità nel segnare. Per un bambino che è cresciuto guardando Hakeem, superarlo nella top 10 degli scorer significa che se l’è meritato perché ci ha messo tutto se stesso.”