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Stats per game – 31.0 pts, 10.8 reb, 11.3 ast, 42.6 fg%, 33.0 3p%
Che Robin potesse diventare Batman era scontato, che la sindrome d’abbandono lo trasformasse addirittura in un mix tra Superman ed Hulk però non se lo aspettava nessuno. A man in a mission lo definirebbero gli americani, un uomo solo al comando. Un’inizio di stagione favoloso, da vero trascinatore, con il rinnovo del contratto che pesa tantissimo nell’economia delle motivazioni che Russel sta dimostrando di avere. Si chiudesse adesso la stagione forse solo Harden potrebbe competere con il rendimento dello #0. La tripla doppia di media dopo 21 partite è una cosa incredibile nella lega in cui ci sono i giocatori più forti del mondo e Russel non sembra avere intenzione di fermarsi tentando così di raggiungere il mito Oscar Robertson, l’unico ad essere riuscito nell’impresa di chiudere la regular season con almeno 10 punti, rimbalzi e assist. Delle 21 partite giocate 17 le ha terminate in doppia doppia, 10 in tripla doppia, a 28 anni è già al 5° posto della classifica all-time del numero di triple doppie. I numeri si sprecano, sia positivi, sia negativi. Russel è sempre stato abulico di possessi, di tiri, di responsabilità ed essendo rimasto solo ha accentuato ancora di più il gioco nelle sue mani. Si prende in media poco più di 24 tiri a partita, un’enormità, e perde 5.7 palloni a partita. Ma Westbrook è così, prendere o lasciare, e Oklahoma è legata a doppio filo alle prestazioni del suo faro. Il destino della franchigia, infatti, è interamente nelle mani del suo play che, per il momento, la riesce a tenere alla sesta posizione, non lontana da Houston che si trova al quarto posto. Se le tre superpotenze della Western sembrano irraggiungibili ma far guadagnare ad OKC il fattore campo potrebbe essere la spinta decisiva per essere riconosciuto come il miglior giocatore della lega.