Sono 10 le partite disputate nella notte NBA e come sempre, sono molti i temi interessanti e le sorprese inaspettate.
Non parleremo di Milwaukee Bucks vs Washington Wizards, conclusa col risultato di 105 a 110 per la franchigia della capitale. Partita che non è mai stata scontata sia per l’una che per l’altra squadra, che si conclude con un quarto periodo di gioco dove Washington ha dato la spallata definitiva (11-0) dopo essere stata anche in svantaggio di 5 punti a 3:30 dalla fine del match. La sorpresa, rinnovata, è Oubre Jr (19 punti per lui) a cui si aggiungono i soliti John Wall (24 punti + 11 assist) e Breadley Beal (20 punti). Per i Bucks invece grande prestazione di Giannis Antetokounmpo con i suoi 28 punti, 13 rimbalzi e 7 assist, a cui però bisogna aggiungere le 7 sanguinose palle perse sulle 20 di squadra.
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Non andremo ad approfondire il match vinto da Denver Nuggets (9-15 il record stagionale) in casa degli Orlando Magic per 121 a 113 con il “nostro” Danilo Gallinari autore di una ottima prestazione da 21 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, a cui aggiungiamo la tripla che ha dato lo scossone nel quarto periodo di gioco, portando il risultato sul momentaneo 109 a 106. La chiave di volta, per l’italiano, si chiama aggressività, che commenta così il suo match:
“Questo è quello che ho bisogno di fare in ogni partita. Più sono aggressivo, più possono succedere diverse cose.”
Per i Magic non sono bastati i 22 punti di Ibaka ed i 24 di Fournier.
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E’ bastato un quarto periodo di gioco (26 a 8) quasi perfetto agli Utah Jazz per sbarazzarsi dei Sacramento Kings. Il risultato finale dice 104 a 84 per i mormoni, che migliorano il proprio record stagionale portandosi sulle 15 vittorie e 10 sconfitte. I protagonisti di Utah si chiamano Gordon Hayward (strano?) e Rudy Gobert che hanno chiuso il match con un bottino di 26 e 17 punti rispettivamente.
Per i Kings, come già anticipato scomparsi negli ultimi 12 minuti della partita (3-22 di squadra in questo frangente), sono arrivati 2o punti d Gay e 17 di Cousins, che nulla hanno potuto per evitare la settima sconfitta nelle ultime 9 partite.
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I San Antonio Spurs si rialzano dopo la prima sconfitta stagionale in trasferta subita, e lo fanno con un perentorio 130 a 101. I texani, padroni di casa all’AT&T Center, non lasciano scampo ai Brooklyn Nets fin dal primo passo sul parquet. Il primo periodo di gioco, già indicatore di quello che doveva succedere, parla di un 41 a 26 senza fronzoli. Mattatore di serata è Kawhi Leonard, con 30 punti, ma è tutto l’insieme Spurs a dover raccogliere i meriti del successo, indipendentemente dai canestri segnati. Per Brooklyn non si trattava certo di vincere questa partita per continuare a crescere e, perchè no, sperare in un miracolo playoff ad Est.
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Non parleremo della vittoria, molto più che prevedibile, degli Houston Rockets tra le mura di casa, in un derby texano dove i Dallas Mavericks sono usciti con le ossa rotte: 109 a 87 il risultato finale. Partita mai in discussione, con il solito James Harden che sfiora l’ennesima tripla doppia (18 punti, 16 assist e 9 rimbalzi) di stagione.
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E’ sempre strano rivedere Dwyane Wade sfidare i Miami Heat, ma non lo è per lui. Nella vittoria dei suoi Chicago Bulls tra le mura di casa contro i Miami Heat, col risultato di 105 a 100, Wade ha realizzato 28 punti da protagonista, soprattutto nel terzo-quarto. A supportarlo ci ha pensato Jimmy Butler che con i suoi 31 punti è il miglior realizzatore di serata, compresi i 10 punti finali che forzano l’equilibrio della partita a favore dei Bulls. Dragic e Whiteside sono gli unici Miami ad essere andati a quota 20+ punti, ma incassano la 17esima sconfitta di una stagione fino ad ora al di sotto delle aspettative.
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