La notizia era nell’aria da un po’: ora è arrivata la conferma ufficiale. JR Smith, guardia titolare 31enne dei Cleveland Cavaliers, dovrà operarsi al pollice destro, infortunato nel corso della partita di martedì contro i Milwaukee Bucks. Non si hanno dettagli sui tempi di recupero, al momento il giocatore è considerato fuori a tempo indeterminato.
MOMENTO NO
Smith stava disputando la propria peggior stagione in carriera, con percentuali al tiro pessime (33% dal campo, 36% da tre; troppo poco per un giocatore considerato uno dei migliori cecchini NBA) e solo 8.6 punti realizzati a partita, in 28.9 minuti di utilizzo e 21 partenze in quintetto su 21 partite giocate. I Cavs, in ogni caso, perdono un pezzo importantissimo del proprio scacchiere offensivo, un giocatore – pur se fuori fase – in grado di decidere le partite emotivamente più intense e combattute con triple senza coscienza e giocate di puro istinto.
Coach Lue, con ogni probabilità, sposterà Iman Shumpert nel quintetto titolare, suddividendo i minuti rimanenti tra i veterani Richard Jefferson e Mike Dunleavy e l’acerbo (pur se nato nel 1988) DeAndre Liggins.
I Cavs stanno disputando una regular season con il freno a mano tirato, per preservare i giocatori migliori in ottica playoff (LeBron James è l’unico con più di 35 minuti di media a partita). La rotazione di coach Lue, però, è molto limitata, con i soli Shumpert, Channing Frye e Jefferson in grado di dare minuti di qualità da comprimari (la panchina dei Cavs è 27esima NBA per punti realizzati). L’infortunio di JR Smith complica ulteriormente i piani: LeBron James e Tyronn Lue dovranno intensificare gli sforzi per mantenere Cleveland in cima alla Eastern Conference (20-6 il record attuale). I sempre temibili Toronto Raptors sono a una sola gara di distanza e hanno vinto 8 delle ultime dieci partite. La stagione dei Cavs, dopo 26 gare di regular season, entra ufficialmente nel vivo.
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