I Toronto Raptors sono tra gli indiziati principali nella Lega a voler compiere qualche mossa sul mercato in vista della cavalcata Playoffs che li vedrà protagonisti assicurati nella Eastern Conference in primavera. Non è un mistero che la dirigenza canadese sia alla ricerca di un elemento che possa elevare la qualità della rotazione e il primo nome in cima alla lista dei desideri è Paul Millsap.
Il lungo degli Atlanta Hawks con ogni probabilità uscirà dal contratto in estate e in Georgia si cercano acquirenti con discrete contropartite da offrire in cambio, pur di non perdere a giugno per niente l’ex giocatore degli Utah Jazz. I Raptors hanno già bussato alla porta per chiedere informazioni a riguardo ed è possibile che nelle prossime settimane i contatti riprendano per cercare di intavolare uno scambio.
Tra le pedine che può offrire Toronto, uno dei più appetibili è Patrick Patterson. L’ex ala grande degli Houston Rockets è un giocatore duttile, il cosiddetto stretch four capace di aprire il campo in attacco giocando coi piedi fuori dall’arco e con buone capacità nella metà campo difensiva. I Raptors tuttavia non sembrano intenzionati a privarsene, anzi: la volontà del general manager, Masai Ujiri, è quella di provare a trattenere Patterson in estate quando diventerà unrestricted free agent e quindi di conseguenza non se ne parla neanche di un suo inserimento in un’eventuale trade.
Il problema sorge proprio a metà strada: rinnovare Patterson potrebbe escludere la possibilità di trattenere lo stesso Millsap – sempre che arrivi a Toronto – visto che per quest’ultimo non ci sarebbero abbastanza soldi contando che uscirà dal contratto e avrà offerte esorbitanti dal resto del mercato, offerte non pareggiabili vista la situazione salariale dei canadesi. I Raptors quindi dovranno valutare con grande attenzione il modus operandi per l’avvenire, con la scadenza di febbraio che segnerà in ogni caso uno spartiacque della loro stagione.