Boston vince, anzi, stravince tra le mura di casa contro degli Orlando Magic in versione vittima sacrificale col risultato di 128 a 98. La partita si chiude ufficialmente già alla prima sirena dove Boston ha infilato 39 punti, frutto anche del maxi-parziale da 15-0 che chiude il quarto. Isiah Thomas ha chiuso la trentesima partita consecutiva a quota +20 punti realizzati, chiudendo con 21 e riposando per l’intero ultimo periodo di gioco. 20 punti anche per Jaylen Brown e 19 per Jae Crawder.
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E’ bastato uno step-back e TRE triple consecutive di Damian Lillard per ottenere la vittoria finale: i Portland Trail Blazers conquistano la vittoria casalinga sui più quotati Memphis Grizzlies col risultato di 112 a 109. Dopo essere stati in vantaggio anche di 18 punti i Blazers avevano poi subito il ritorno degli ospiti che nulla hanno potuto fare nel grande quarto quarto di Dame. Lillard ha chiuso con 33 punti, coadiuvato da un Crabbe da 23. Per gli ospiti solita prestazione solida di Marc Gasol, 32 punti, e degli altri due pezzi da novanta come Zach Randolph (17 punti) e Mike Conley (17).
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Nessun problema per gli Washington Wizards che sbancano il campo di Atlanta con un perentorio 112 a 86 e conquistano la terza vittoria consecutiva (la decima nelle ultime dodici), frutto di una grande serata da parte dei titolari: per loro è la 15esima volta in stagione che chiudono tutti con 10+ punti realizzati, primi in NBA. Top-scorer degli ospiti è Otto Porter, con 21 punti, seguito dal solito John Wall, 19 punti + 6 rimbalzi + 9 assist per lui. Per i padroni di casa da segnalare sono solo i 15 punti di Bazemore e poco altro.
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Reed, Dragic e Waiter, questi sono i protagonisti del match vinto da Miami in casa dei Chicago Bulls, colpevoli di aver dato vita ad un battibecco inutile all’interno del team con Wade e Butler grandi accusatori dei giovani compagni di “non aver voglia di vincere”, con Rondo che ha risposto nel giorno successivo. Risultato? Wade, Butler e Rondo multati ma soprattutto tutti partenti dalla panchina nella sconfitta contro gli Heat. Per Miami è lo sloveno ex Phoenix Suns il vero mattatore, con 26 punti realizzati e ben 11 assist serviti, seguito da Reed da 20 e da un Waiter da 19. In casa Bulls imbarazzante prestazione di Butler che, entrando dalla panchina, spara a salve (1/13 dal campo) e chiude con 3 punti dal campo in 33 minuti di gioco.
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I Milwaukee Bucks escono con le ossa da Toronto (102 a 86) e subiscono la settima sconfitta nelle ultime otto partite giocate, non riuscendo ad invertire un senso di marcia che fino a fine dicembre rimaneva positivo. I canadesi arrivavano, invece, da ben 5 sconfitte di fila e da brutte prestazioni, anche in assenza di DeMar DeRozan, che per la terza volta di fila è rimasto a sedere a causa di un problema alla caviglia. Lowry è il realizzatore di serata con 32 punti, seguito dal compagno di squadra Normann Powell a 19. Per i Bucks sono 21 i punti realizzati da Parker e 19 quelli di Antetokounmpo, troppo soli per poter pensare di vincere una partita sul campo dei Toronto Raptors.
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I San Antonio Spurs sono caduti a New Orleans e pagano una serata bruttissima al tiro (38% dal campo). I Pelicans conquistano l’ultimo periodo di gioco e chiudono col risultato di 119 a 103 guidati da Jrue Holiday (23 punti e 11 assist) e da Anthony Davis (16 punti ma 22 rimbalzi, record in carriera). Per gli Spurs non è bastato Kawhi Leonard, per lui 23 punti a fine match.
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