La stagione dei Chicago Bulls ha l’aspetto di un ottovolante, pericolosamente vicina al suolo e alla mediocrità ma con reiterati slanci verso l’alto (mai troppo convinti, a dire il vero). In queste ore è arrivato quello che potrebbe essere un bruttissimo colpo verso il basso e, potenzialmente, una vera pietra tombale sulla regular season di una squadra che veleggia attorno al 50% di vittorie e non ha troppo margine sulle inseguitrici (25 vinte e 26 perse, 5-5 nelle ultime 10 e settimo posto nella Eastern Conference con una partita e mezzo di vantaggio su Pistons e Hornets). Jimmy Butler, per distacco il miglior giocatore dei Bulls (e uno dei 10-15 migliori della Lega al momento), si è infortunato al tallone prima della partita della scorsa notte contro gli Houston Rockets (persa da Chicago 121-117). Il front office dei Bulls, per saperne di più sul problema di Butler, ha programmato una risonanza magnetica, che avrà luogo nelle prossime ore.
SULLE SPINE
Queste le parole in merito di Fred Hoiberg, allenatore dei Bulls:
Jimmy non riusciva a mettere pressione sul piede, così abbiamo deciso di non farlo giocare contro Houston. Speriamo che le cose si sistemino e che la risonanza magnetica non evidenzi problemi. Vedremo il da farsi nelle prossime ore.
Non sono trapelate ulteriori informazioni sull’entità dell’infortunio, né sul modo in cui Butler se lo è procurato. La speranza dei tifosi Bulls e degli appassionati NBA è che si tratti di un problema momentaneo e che Butler possa tornare in campo già la prossima settimana. In caso contrario, l’ottovolante Bulls sarà costretto a vorticare in modo ancora più caotico del solito (e a perdere un giocatore da 24.6 punti, 6.5 rimbalzi e 4.8 assist in stagione).
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