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I 12 giocatori NBA più “sottopagati” della stagione 2016-17

I giocatori NBA guadagnano milioni di dollari l’anno. Eppure c’è chi tra di loro risulta guadagnare comunque meno rispetto agli standard NBA.

Intro

Whether you’re broke or rich you gotta get this, having money’s not everything, not having it is

Così cantava Kanye West nella sua hit del 2007 Good Life: che tu sia squattrinato o ricco devi capire che i soldi non sono tutto, o meglio, interpretando quasi filosoficamente il testo della canzone, ciò che davvero conta è come ci arrivi a quei soldi; una cosa è nascere con la camicia, altra cosa è guadagnarsi la pagnotta con lacrime e sudore.

I giocatori NBA non hanno allora di che preoccuparsi: i loro contratti milionari ripagano i sacrifici, gli esercizi e le ore di estenuanti allenamenti. Maggiore è poi il loro talento, maggiore sarà lo stipendio incassato; esistono però delle eccezioni, dal momento che alcuni atleti risultano essere “sottopagati” – anche se parliamo comunque di contratti da qualche milione di dollari – rispetto alle loro prestazioni in campo, specie quando ci si accorge che altri giocatori guadagnano molto più di loro nonostante le loro performance inferiori. Abbiamo perciò stilato, in ordine decrescente di paga annua, la classifica dei dodici giocatori i cui stipendi subiranno sicuramente un impennata nelle prossime stagioni: andiamo dunque a vedere chi sono.

12° posizione

Alcuni potrebbero essere sorpresi di trovare John Wall all’interno di questa classifica. Il play di Washington sta infatti giocando una grandissima stagione con i suoi 23.1 punti e 10.7 assist per allacciata di scarpe, prendendo di fatto per mano i compagni di squadra – ma aiutato anche da un Bradley Beal che pare sia finalmente esploso – portandoli ai primissimi posti della Eastern Conference.

Il fatto è che qualcuno doveva pur inaugurare questa classifica, e se teniamo conto del fatto che gente come Chandler Parsons guadagni più di 22 milioni l’anno, con il senno di poi i 16,9 milioni annui che attualmente Wall incassa sembrano un po’ pochi rispetto a quelli che si meriterebbe davvero: dovrà farlo presente alla dirigenza degli Wizards nel 2019, quando cioè scadrà il suo attuale contratto.

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