La post-season NBA è partita dall’Ohio dove i campioni NBA in carica hanno ospitato gli Indiana Pacers, giunti settimi nella classifica finale della regular season ad East. Nel primo quarto di gioco i padroni di casa partono subito forte con un Kevin Love in formato playoff che, proprio al pronti-via, realizza 10 punti in velocità, costringendo i Pacers ad inseguire fin da subito. Paul George & co. sono squadra vera e non si sfaldano nonostante la grande percentuale tenuta dai Cavs, forti di un 65% da videogioco nel primo periodo, tenendo botta grazie all’apporto dell’intero roster che permette di limitare i danni ad un 34-29 iniziale.
Nel secondo quarto di gioco le cose non cambiano, con i Cavs a trovare canestri grazie alle imbeccate di LeBron James che, finalmente, inizia anche a fare canestro dal campo e ad attivarsi in prima persona offensivamente, così come viene dimostrato dai numeri collezionati a fine primo tempo: 14 punti, 8 assist e 4 rimbalzi. Indiana barcolla leggermente ma grazie all’apporto del trio (più uno) Teague-George-Brooks-Ellis, e con una spruzzata di Lance Stephenson, chiude il primo tempo con uno svantaggio ancora recuperabile: è 66-59 sulla sirena del 24esimo minuto.
Il secondo tempo inizia con un George come sempre in formato superstar playoff, ed è proprio lui a tenere i Pacers a contatto con i Cavs, con unghie e denti nonostante il +12 conquistato dai padroni di casa a poco più di 2 minuti dal termine del terzo periodo. I Big-3, infatti, fanno la voce grossa e, nel 92-84 di fine quarto, sono già 64 i loro punti combinati. Negli ultimi 12 minuti le cose, però, cambiano. Indiana tira fuori tutte le proprie energie ed il protagonista è quello che non ti aspetti: Lance Stephenson, che ha chiuso con 16 punti e 7 rimbalzi, con grande efficacia dal campo (8/13). E’ lui a dare il là alla rimonta degli ospiti che, canestro dopo canestro, sentono di poter ritornare in partita, tanto da riuscire a passare in vantaggio sul 105 a 103 dopo aver chiuso un parziale di 11-0 completato dalla tripla di Jeff Teague. Negli ultimi 150 secondi i Cavs si affidano alle giocate del proprio Re ma è Kyrie Irving a fare la differenza con due rubate letali che rimettono a posto le cose in casa Cleveland, ritornando in vantaggio. Paul George non ci sta, segna la tripla siderale dalla lunga distanza e riporta a -1 i suoi (108-109), riuscendo ad ottenere anche l’ultimo tiro, e la possibilità di vincere con 20 secondi sul cronometro. Qui succede quello che ti aspetti: Paul George viene raddoppiato ed è costretto a scaricare la palla a CJ Miles che prova il buzzer-beater finale, fallito,con conseguente rimprovero nella conferenza stamp-post partita.
Top-scorer delle due squadre sono stati due grandi nomi: LeBron James (32 punti, 12 assist e 6 rimbalzi) e Paul George (29 punti, 5 rimbalzi e 7 assist).