Chris Bosh scalpita e, dopo più di un anno di assenza, punta a tornare quanto prima a calcare i parquet NBA.
Come riportato da Ira Winderman di The Sun Sentinel, il due volte campione NBA con la maglia dei Miami Heat è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Larry King Now” sul network digitale Ora.tv e ha fatto il punto sulla propria situazione. Riportiamo di seguito i passaggi più significativi:
Penso che tornerò. Nel mio cuore sono ancora un atleta. Non voglio che [la mia carriera] si chiuda così. […] È complicato, è molto molto complicato, ed è per questo che non sono stato in grado di giocare quest’anno.
La lontananza dai campi suscita in Bosh emozioni contrastanti:
Una parte di me ha nostalgia del gioco, l’altra no. Ho imparato ad apprezzare aspetti diversi della vita. C’è molta vita al di fuori della pallacanestro. […] Ho passato del tempo con i miei figli, mia moglie, rilassandomi e lavorando sulla mia mente e la mia anima. […] È stato un periodo interessante, solo perché sono abituato a giocare a pallacanestro. Sono abituato ad allenarmi. Sono abituato alla routine. Ero nato per fare questo. È ciò che ho fatto per tutta la mia vita. Nell’ultimo anno non ho potuto contare su questo. Ciò mi ha obbligato a cambiare sotto molti aspetti.
CAPITOLO MIAMI Il rapporto con i Miami Heat si è interrotto nel peggiore dei modi [il suo contratto da $52 milioni di dollari pesa ancora sul monte salari di Miami], ma Bosh non serba alcun rancore nei confronti della dirigenza:
Capisco ciò che devono fare come squadra. È un business, so che noi – atleti, dirigenti, o chiunque lavori nell’ NBA-non vogliamo mai dire che è un business o cose di questo genere. È un business. […] In qualità di presidente dei Miami Heat, capisco ciò che [Pat Riley] deve fare.
FUTURO A domanda precisa sul futuro, Bosh ha tergiversato:
Non lo so. Questo mi eccita. […] Ho molte cose in mente
La possibilità di allenare non viene nemmeno presa in considerazione:
No, non voglio allenare. Sarò sempre nell’ambiente. Penso che se dovessi farlo sarebbe con le giovani menti.
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