43.8 minuti a gara a trentadue anni per una serie intera è troppo? Per un giocatore qualsiasi magari sì, non per LeBron James.
“Non capisco perchè dobbiate creare sempre un problema riguardo al minutaggio” Ha detto Tyrone Lue a ESPN.
“Ovviamente siamo consci di tutti i minutaggi di ogni giocatore, ma nella nostra situazione il minutaggio non è un problema. Ha molto più senso finire la serie prima che tirarla lunga ma facendo giocare di meno qualcuno“. Ha aggiunto l’allenatore dei Cavs.
James ha chiuso la serie contro Indiana con cifre stratosferiche: 32.8 punti, 9.8 rimbalzi e 9.0 assist in quei 43.8 minuti di media che semrano preoccupare più la stampa che i diretti interessati.
In regulare season l’impiego di James era di 37.8 minuti di media a partita, il più alto della sua Lega e il suo più alto dai tempi di Miami. Anche i 43.8 dei playoffs sono la cifra record di impiego nell’NBA. Ma come ha detto Lue, meglio spremere i giocatori per il minor numero di partite possibile e poi andare a riposarsi che preservare le star per avere magari un ritorno negativo più avanti.
Lue ha inoltre mandato una mini frecciata a chi non ha fatto giocare abbastanza la propria superstar (vedi OKC con Westbrook), probabilmente sottpressione da quello che si dice sui minutaggi:
“Alcuni allenatori dovrebbero pensare che impiegando le proprie superstar di più le serie potrebbero andare diversamente“.
Westbrook nella serie contro i Rockets ha giocato 38.8 minuti di media a partita, nonostante le difficoltà dei Thunder senza di lui fossero evidenti su tutti i fronti.
Il giorno in cui i Cavs inizieranno il secondo turno LeBron potrebbe aver giocato solo 4 partite nelle ultime tre settimane. Sembra che la tattica di Lue di chiedere il massimo dai suoi per il minor tempo possibile potrebbe pagare in ottica futura, soprattutto pensado che a Est tutte le altre contendenti stanno tirando per le lunghe le loro serie.