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I 10 “upset” ai playoff che non dimenticheremo facilmente

Negli USA vengono chiamati “underdog” tutti coloro che vengono scaricati anzitempo dai pronostici. Spesso però i perdenti, o meglio, i “dati per perdenti” non solo non hanno intenzione di rispettarli, ma vogliono addirittura sovvertirli.

5. Golden State Warriors vs Washington Bullets – 1975

Credits: Walter Iooss Jr. /Sports Illustrated/Getty Images

Credits: Walter Iooss Jr. /Sports Illustrated/Getty Images

Erano otto anni che Golden State non arrivava alle Finals (1967, si giocava ancora a San Francisco), e riuscì finalmente a raggiungerle dopo un periodo di profonda rifondazione. I Bullets arrivavano da una stagione pazzesca (60-22) e puntavano dritti al titolo, malgrado gli Warriors fossero comunque la prima squadra a Ovest. A poco servì l’home court, visto che Washington riuscì a perdere la prima in casa. Vani furono gli sforzi di Hayes e Unseld, con i californiani che non lasciarono scampo agli avversari, vincendo entrambe le gare a Oakland. Sul 3-0 sembrava che i Bullets non volessero lasciare la soddisfazione dello sweep, ma non riuscirono nemmeno ad evitare il 4-0 (perdendo rocambolescamente 96-95). Golden State si laureò campione, ma a carissimo prezzo. Dovranno aspettare 40 anni esatti per vincere un altro titolo NBA.

PER SAPERNE DI PIU’: Golden State fa fuori Portland e vola in semifinale di Conference

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