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Rockets straordinari in attacco, gli Spurs sono spazzati via nella ripresa

Straordinaria prova offensiva per gli Houston Rockets, che dominano la ripresa e vincono gara-4 riportando la serie in parità sul 2-2.

Gara 4 cruciale in casa Rockets dopo la sconfitta casalinga nel terzo appuntamento della serie; gli Spurs sono infatti avanti per 2-1 e una nuova vittoria sul parquet del Toyota Center significherebbe porre una seria ipoteca sul passaggio del turno. Popovich conferma il rookie Murray in quintetto, mantenendo lo stesso assetto vincente di gara-3. Per i Rockets Beverley è al suo posto tra i titolari nonostante la notizia della morte del nonno arrivata poco prima l’inizio della partita. L’inizio di Houston è bruciante, e con i canestri di Harden, Ariza e Capela si porta subito avanti. Gli Spurs provano una reazione con il duo Aldridge-Leonard, ma Houston in attacco gira bene e trova canestri con tutti i giocatori. Due canestri di Gordon e Nenè dalla panca assieme al solito Harden spingono Houston alla doppia cifra di vantaggio sul 25-12 costringendo Popovich al secondo time out dopo appena 8 minuti di gioco. Gli Spurs sono in chiara difficoltà ma un gran gioco da tre punti di Ginobili mette una pezza al parziale aperto dei Rockets. Aldridge è il più positivo dei suoi dopo la buona prova in gara-3 e con i suoi 6 punti riporta gli Spurs più vicini ai padroni di casa. La panchina Spurs fa la differenza nella parte finale del quarto e i canestri di Ginobili e Mills ricuciono lo strappo. Dall’altra parte la second unit di Houston non vuole essere da meno e Lou Williams trova la tripla che tiene il vantaggio in doppia cifra. A fine primo quarto i Rockets sono avanti 34-22 tirando con un ottimo 55% dal campo.

Il secondo quarto si apre con l’ennesima tripla dei Rockets, questa volta di Gordon, e Houston porta il vantaggio sul 37-22. Leonard con cinque punti e un assist al bacio per Lee prova a fermare la nuova fuga Rockets. Gli Spurs si riportano sotto nel punteggio, e D’Antoni è costretto a chiamare time out. Durante la pausa arriva la notizia che Nenè, infortunatosi all’inguine sul finire del primo quarto, è fuori da questa gara-4. A peggiorare la situazione dei Rockets nel pitturato arriva il terzo fallo di Capela a 9 minuti dalla fine del primo tempo, che costringe lo svizzero in panchina. Gli Spurs iniziano quindi a dominare sotto canestro, e con due rimbalzi d’attacco di Gasol e un canestro di Leonard, San Antonio rientra definitivamente in partita sul 35-41. A metà secondo quarto Harden riporta sul +9 Houston, che ha però grandi difficoltà nella metà difensiva a contenere le penetrazioni degli ospiti. Anderson dopo una problematica gara-3 trova di nuovo la via del canestro dalla lunga distanza, subito imitato dall’altra parte da Mills. Harden in questo primo tempo trova i compagni a meraviglia, e col suo sesto assist della partita manda Ariza a schiacciare. A quattro minuti dalla fine Houston è avanti 48-40. La situazione per gli Spurs si complica col terzo fallo commesso in attacco da Aldridge. Leonard si prende carico della sua squadra e inizia un duello a suon di canestri con l’altra star della partita, James Harden.

Mills continua a trovare la retina da tre, mentre dall’altra parte Lou Williams trova la schiacciata che gli vale la doppia cifra in punti segnati. A fine primo tempo Houston è ancora in vantaggio, ma gli Spurs sono pienamente rientrati in partita. Il punteggio è infatti 57-53 per i padroni di casa, spinti dal solito Harden (14 punti e 7 rimbalzi) e da un grande contributo della panchina (23 punti in questo primo tempo per la second unit, guidata dagli 11 di Williams).

L’inizio del secondo tempo continua all’insegna dell’equilibrio, con gli Spurs che vanno nel pitturato vista la mancanza di lunghi in casa Rockets. Houston continua invece a martellare da tre con le triple di Beverley e Gordon. Ariza continua a trovare punti in attacco dopo un positivo primo tempo e i Rockets tornano in vantaggio di 10 punti. Harden trova due triple consecutive e Houston prova nuovamente la fuga, toccando il +15 sul 76-61 a metà terzo quarto.

Gli Spurs dopo la rimonta nel finale di prima frazione sono nuovamente in grande difficoltà e i padroni di casa ne approfittano per toccare il massimo vantaggio sul +18 con la tripla di Gordon. Gli Spurs però non vogliono abbandonare la partita e Leonard e Aldridge con un mini parziale di 6-0 provano a rintuzzare l’ennesimo strappo dei padroni di casa. A fine terzo quarto Houston però è saldamente avanti per 91-76 grazie alle giocate di Ariza, Lou Williams e Ryan Anderson. L’attacco dei Rockets gira a meraviglia, visto il 53% dal campo e i 20 assist di squadra.

L’ultimo quarto parte con l’ennesima tripla di Gordon, a cui risponde un positivo Simmons per gli Spurs. Gordon però è on fire, e continua a martellare la retina dalla lunga distanza. Con Leonard in panca a rifiatare, è il già citato Simmons a prendersi San Antonio sulle spalle e a provare a fermare i padroni di casa. I Rockets però in attacco sono perfetti, e continuano a trovare punti con Anderson e Ariza, toccando quota 100 punti segnati con ancora dieci minuti sul cronometro della partita. Ginobili prova a dare una mano al giovane compagno in attacco, ma gli Spurs in difesa non riescono a rallentare la perfetta macchina offensiva di D’Antoni. Popovich dopo l’ennesimo canestro subito è costretto a chiamare time out con i suoi sotto per 105-89 a otto minuti dalla fine. Le cose non cambiano al rientro in campo, con Harden che trova la 18ma tripla per la sua squadra; i Rockets toccano i 21 punti di vantaggio con la partita che sembra ormai chiusa. Popovich alza bandiera bianca e inserisce le riserve, con la partita che scorre rapidamente verso i titoli di coda. Houston vince 125-104, e riporta la serie in parità sul 2-2 guidata dalla grande prova di Harden (28 punti e 12 assist), ben coadiuvato da Gordon (22 punti con 6/9 nelle triple) e Ariza (16 punti con 7/9 dal campo). In casa Spurs oltre ai soliti Leonard e Aldridge (16 punti a testa), ottima la prestazione di Simmons dalla panca con punti.

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