Come si usa dire di questi tempi: J.R. Smith la tocca piano. La guardia dei Cleveland Cavs – reduci da una netta vittoria 117-104 in casa dei Boston Celticsin gara 1 delle Finals della Eastern Conference – ha scaldato l’atmosfera in vista di gara 2, in programma sabato mattina alle 2.30 (ora italiana).
ON FIRE
Queste le dichiarazioni di J.R., rilasciate al termine di gara 1:
Dobbiamo aspettarci di tutto nella prossima partita. Potrebbero esserci giocate sporche e colpi oltre il limite. I Celtics lotteranno per rimanere a galla con ogni mezzo. Boston è una squadra spigolosa, che ha giocato duro tutto l’anno e che quando finisce con le spalle al muro alza vertiginosamente l’intensità e trova il modo di migliorare, anche a costo di esagerare con l’impeto. Anche noi all’occorrenza abbiamo questo interruttore emotivo. In gara 2 per la nostra squadra si tratterà di continuare a giocare con convinzione. Non dovremo farci prendere dalla frenesia.
I Celtics vengono da una serie tiratissima, vinta 4-3 contro dei Washington Wizards mai domi. Le due squadre si sono affrontate senza risparmiarsi, arrivando anche a scontrarsi fuori dai binari della sportività. I contatti spigolosi, gli accenni di rissa e il trash-talking sono diventati un tutt’uno con le giocate spettacolari e i canestri decisivi.
I Cavs, dal canto loro, hanno già “storie tese” in corso con Boston. In un primo round di playoff di due anni fa, Kelly Olynyk ha infortunato Kevin Love con una leva al braccio ai limiti della volontarietà (contatto che qualcuno ha paragonato, per controversia, a quello più recente tra Kawhi Leonard e Zaza Pachulia). Nel corso della stessa partita J.R. Smith è stato espulso per aver dato un pugno in faccia a Jae Crowder.
Proprio J.R., con le sue parole in vista di gara 2, vuole evidentemente spingere la rivalità tra Cavs e Celtics ancora più al limite. Ci aspetta una partita da vivere tutta col fiato sospeso.