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Boston Celtics

Allo scadere Bradley gela la Quicken Loans Arena e gara-3 va ai Boston Celtics

I Celtics vincono gara-3 allo scadere ed allungano inaspettatamente la serie, ora 2-1, complice un LeBron James irriconoscibile.

La partita

Le Eastern Conference Finals fra Cavs e Celtics si spostano in Ohio, private di uno dei propri attori protagonisti: Isaiah Thomas, out per il resto dei playoffs a causa di un infortunio all’anca.

Ad inizio primo quarto Al Horford firma con il semigancio nel pitturato del 2-0 il primo vantaggio per i Celtics all’interno della serie, ma i Cavs riprendono pressoche immediatamente il controllo grazie alla maggiore precisione da dietro l’arco (4 triple segnate nei primi 5′ di gioco). Come abitudine, Cleveland cavalca spesso e volentieri offensivamente l’opzione Kevin Love nei primi minuti e il prodotto di UCLA risponde presentissimo con un 4/4 da 3 punti che vale il 12-22 per i padroni di casa, ancora una volta precocemente in vantaggio in doppia cifra. I Celtics però si mostrano meno arrendevoli rispetto ai primi due episodi della serie e, nonostante l’enorme quantitativo di triple segnate dagli avversari in prima frazione, rimangono a contatto guidati da Bradley (10 punti nel quarto). Anche in chiusura i Cavs continuano a martellare dalla lunga distanza, chiudendo con 9 triple a referto nel quarto che valgono il massimo in questi PO 2017 e fissano il punteggio sul 24-35.

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Dopo aver subìto per le 2 gare precedenti, la difesa Celtics serra i ranghi e rende quanto meno più complesse le incursioni avversarie nell’area e sabota il lavoro di Cleveland al rimbalzo d’attacco. L’evidente maggior concentrazione dei biancoverdi frutta un breve ritorno di fiamma in singola cifra di svantaggio. Ma in questo primo tempo la coppia Love-Irving tira 11/14 complessivo da 3, con rispettivamente 22 e 17 punti per chiudere all’halftime in vantaggio 50-66.

Al rientro dagli spogliatoi entrambe le formazioni devono fare i conti con mani fraddissime, ma basta una breve accelerata Cavaliers per incrementare lo scarto a 21 lunghezze e costringere coach Stevens al time-out. I Celtics assorbono bene il minuto di raccoglimento e reagiscono ancora una volta al momento di difficoltà, dimostrando di non voler ancora alzare le mani dal manubrio della gara ne tantomeno della serie.

Grazie a due triple consecutive di Smart, i biancoverdi si riportano a -10 (70-80) con ancora 4′ sul cronometro. A questa altezza si scaldano gli animi alla Quicken Loans Arena e si assiste ad un diverbio prima fra Irving e Bradley, poi ad uno “scambio di effusioni” fra Jerebko e Love e, dopo di lui, con altri giocatori in maglia Cavaliers. Il terzo periodo si chiude 82-87, con i Celtics definitivamente tornati in partita grazie ad un 6/10 (saranno 18/40 le triple segnate da Boston al termine) da dietro l’arco; rimonta effettuata somministrando agli avversari la loro stessa medicina.

Nell’ultimo periodo la difesa e l’attacco ospite sono galvanizzate: l’area biancoverde è blindata, i difensori perimetrali escono bene sui tiratori di Cleveland e gli anticipi creano gioco in transizione, anche se spesso inconcludente in fase realizzativa. I Cavs soffrono la scarsa produttività serale del proprio Re (solo 11 i punti segnati da James) e vengono sostenuti in questo frangente da un sempre diabolico Thompson al rimbalzo d’attacco e, insolitamente, anche dalla lunetta (18 punti con 12/15 ai TL). I Celtics però a questo punto della gara ci credono per davvero e Marcus Smart su tutti. E’ ancora lui infatti a segnare la tripla del definitivo pareggio a quota 95.

Gli ultimi 4 minuti di partita sono un frenetico scambio di leadership fra le due contendenti. Con 34″ ancora da giocare sul tied-106, i Celtics trovano un importantissimo long-two dalle mani di Jonas Jerebko. Sull’altra metà campo risponde Irving con tanto di magia in penetrazione e il punteggio rimane di nuovo in parità sul 108-108. A questo punto, le immagini arrivano in soccorso per fissare una sofferta, resiliente vittoria d’orgoglio e di rivalsa Celtics dopo le due brutte figure rimediate al TD Garden. Avery Bradley (dimenticato completamente dalla difesa dei Cavs) gela la Quicken Loans con il buzzer beater che vale gara-3 e il 2-1 nella serie.

Highlights:

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