Le pagelle
Cleveland Cavaliers
LeBron James, VOTO: 4. Tutti si chiedevano quando il Re avrebbe mostrato di essere umano; quando, dopo ben 8 partite a quota 30 o più punti a referto, frutto di un basket giocato stratosferico, il Re avrebbe abbandonato per 48 minuti il trono e sarebbe tornato a giocare fra gli uomini comuni. La risposta è: oggi. Nella notte LeBron ha giocato quella che a buona ragione va considerata la peggior partita dei suoi PO 2017. 11 punti, 6 assist e 6 rimbalzi, tirando per la prima volta con percentuali sotto il 50% dal campo (30.8%) e 0/4 da 3 punti. Fra le concause al voto severo in pagella c’è il fatto di essere rimasto molto ai margini della partita durante i minuti cruciali di ultimo periodo per i suoi Cavaliers e più in generale essere stato protagonista di una totale assenza realizzativa quando i Celtics riprendevano fiducia e terreno.
Kyrie Irving, VOTO: 7.5. Senza dubbio il migliore per Cleveland nella notte. Non solo in quanto miglior realizzatore (29 punti per lui con 4/6 da 3), ma per il suo apporto costante e considerevole alla causa. Sua è la firma che portano le speranze Cavaliers in ultima frazione di lottare per imporsi 3-0 nella serie.
Love-Thompson, VOTO: 7. Ancora una volta in questa serie, la valutazione dei due lunghi Cavaliers viene accorpata seppur per meriti diversi. 28 punti e 10 rimbalzi per Love, che sostanzialmente ha suonato la carica per primo nel momento di maggior forza dei padroni di casa: il primo tempo. I suoi 22 punti sono stati la chiave principale per accumulare quel +21 poi dissipato quando anche il suo rendimento offensivo è andato in calare. 18 punti e 13 rimbalzi per Thompson, il quale ha invece fatturato di meno, ma ha fornito un contributo fondamentale ad inizio ultimo periodo, quando ai Cavs sembrava non riuscire niente nella metà campo offensiva, ma lui era sempre pronto sotto il tabellone per rimediare con seconde possibilità o liberi convertiti dalla lunetta.
Boston Celtics
Marcus Smart, VOTO: 9. Nonostante il tiro della vittoria non sia stato scoccato dalle sue mani, è stato il vero punto di forza per una Boston altrimenti alla deriva, priva di Isaiah Thomas. 27 punti per il proprio massimo in carriera nei playoffs, con 5 rimbalzi e 7 assist, per una prestazione formatasi sostanzialmente durante la seconda parte di gara, facendo da faro-guida per il resto dei compagni al fine di rimontare. Ben 7/10 da 3 punti per lui ed una difesa solida che spesso ha pregiudicato la riuscita delle soluzioni Cavaliers.
Avery Bradley, VOTO: 8. E’ lui a ceralaccare definitivamente i giochi alla Quicken Loans Arena con la tripla della vittoria allo scadere e 20 punti totali a referto. Il finale di partita incrementa enormemente la valutazione di Bradley che altrimenti sarebbe dovuta essere piuttosto contenuta, dal momento che il numero 0 ha tirato col 34.8% dal campo e segnato la metà dei propri punti durante il primo periodo, nulla potendo con essi di fronte al fuoco avversario. La difesa in singola copertura di questo giocatore rimane però una costante e uno dei principali motivi per cui i Celtics ci hanno regalato un sussulto all’interno di una serie altrimenti scontata.