Dopo la sconfitta di stanotte contro i Cleveland Cavs (serie sul 3-1), i Boston Celtics sono ancora vivi e vegeti – anche se con un piede abbondante nella fossa – nelle Eastern Conference Finals. Isaiah Thomas, star dei gialloverdi in questa stagione, guarda invece già alla prossima annata. Il “folletto” dei Celtics si è infortunato all’anca più di due mesi fa – il 15 marzo contro i Minnesota Timberwolves – ma ha subito una ricaduta durante i playoff in corso ed è stato costretto a chiudere anzitempo la postseason.
RECUPERARE
Thomas ha effettuato, in queste ore, un primo consulto presso uno specialista delle problematiche alle anche. Non è noto il responso del medico, ma il play ha deciso di prolungare il tour di visite e di effettuare ulteriori valutazioni con altri esperti. In accordo coi Celtics, dovrebbe consultare un altro paio di dottori; probabilmente uno soltanto. Poi deciderà se operarsi o meno.
In ogni caso, anche se i Celtics dovessero miracolosamente riaprire la serie coi Cavs e, ancora più miracolosamente, spingersi fino alle Finals NBA contro i Golden State Warriors di Curry e Durant, di certo Thomas non tornerà in campo. Su questo coach Brad Stevens è stato chiarissimo.
La situazione all’anca del play, oltre che problematica dal punto di vista prettamente “fisiologico” sarebbe anche fonte di fitte continue e molto dolorose. Lo staff medico dei Celtics ha parlato di gonfiore e infiammazione evidenti, in aumento di partita in partita.
L’assenza di Thomas potrebbe rivelarsi cruciale per i destini della serie contro i Cavs. Anche se in gara 3 – la prima non disputata da Isaiah – Boston ha centrato un’insperata vittoria sulla sirena, trainata dalla riserva Marcus Smart (27 punti).
Thomas, secondo quintetto All-NBA per la regular season, stava viaggiando a 23.3 punti, 3.1 rimbalzi, 6.7 assist e 34.7 minuti di media nei playoff, con il 42% dal campo e il 33% da tre.
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