Tyronn Lue, nella sua carriera da allenatore, si è già trovato sotto 1-0 nelle Finals contro i Golden State Warriors, e addirittura contro la squadra che aveva concluso la stagione regolare con 73 vittorie, ed era stato in grado di batterla.
Stavolta però, anche a giudicare dalle dichiarazioni dell’allenatore dei Cavs, le cose potrebbero stare in modo diverso:
“Sono la miglior squadra che abbia mai visto“- le parole di Lue, quando gli è stato chiesto un parere sul gioco dei Warriors.
“Nessuna squadra ha mai fatto quello che stanno facendo loro. Distruggono record ogni anno, penso al 73-9, al 13-0 di quest’anno nei playoff. Giocano veramente bene.”
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Poi però, un’aggiunta importante:
“Ma noi possiamo giocare anche meglio.”
Il problema più grande per Lue e i suoi giocatori, però, rischia di essere quello che anche Golden State possa giocare meglio di così. La netta vittoria di gara 1 per 113-91, infatti, è arrivata in una serata in cui Klay Thompson e Draymond Green hanno combinato per un 6/28 totale dal campo, con la squadra che non è riuscita a toccare il 69% dalla lunetta.
Per confortare Lue, quantomeno, si può prevedere che non ricapiterà spesso una serata in cui i suoi perderanno ben 20 palloni (di cui 8 solamente LeBron).
E proprio LeBron James, dopo una gara 1 sottotono per lui e per tutta la squadra (come spesso è successo nelle Finals al #23), dopo la partita è stato piuttosto chiaro nell’indicare il fattore decisivo per il risultato:
“KD.”
“Voglio dire“- ha continuato James. “Prendi una delle squadre meglio costruite di sempre, con un gran gioco e che in regular season totalizza il miglior record di storia. Poi, durante l’estate, a questa squadra aggiungi Kevin Durant. La differenza si tende a notarla.”
I due si sono già incontrati alle Finals, quando il 23enne Durant portò all’atto conclusivo i suoi Oklahoma City Thunder per sfidare i Big Three di Miami, in una serie che consegnò il primo anello della carriera a LeBron in 5 partite.
Nel suo ritorno alle Finals, KD ha segnato 38 punti con zero palle perse, diventando solamente il terzo giocatore della storia a farne registrare almeno 35 senza aver mai perso il pallone in una serie finale; gli altri due erano stati Shaquille O’Neal e Michael Jordan.
