La giornata odierna ha cambiato il destino dei Los Angeles Clippers in maniera definitiva, per l’immediato e per il medio-lungo periodo: il passaggio di Chris Paul via trade agli Houston Rockets, in cambio di un pacchetto variegato, ha sconvolto i piani della dirigenza riguardo i programmi estivi.
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L’idea principale della franchigia di Steve Ballmer era quella di giocarsi il tutto per tutto su CP3, offrendogli un contrattone pur di trattenerlo in California. Invece il playmaker ex New Orleans ha cambiato idea all’improvviso: niente opt out ma player option da 24.2 milioni di dollari esercitata e scambio che lo proietta in Texas a formare un backcourt spaziale con James Harden.
Ora i Clippers devono rivedere in fretta e furia i loro piani e le indiscrezioni dicono che ci sarà un all-in sull’altro free agent della squadra, ovvero Blake Griffin. L’ala grande in maglia numero 32 ha deciso di uscire dal contratto in essere per esplorare il mercato, coi Boston Celtics primi candidati per accaparrarselo. Non è un mistero che i biancoverdi gli abbiano messo gli occhi addosso ma – con l’addio di Paul – il figlio dell’Oklahoma è tornato una priorità assoluta per gli angeleni.
Il vantaggio di cui dispongono i Clippers sono i soldi – tanti – che possono dare a Griffin in più rispetto a qualsiasi altra franchigia ma non è detto che il giocatore voglia rimanere in una situazione di squadra smobilitata e ridimensionata come ambizioni, giocoforza la partenza di CP3. La vera incognita sulla prima scelta assoluta del Draft 2009 è la tenuta fisica: nell’ultimo biennio è stato vittima di troppi infortuni, tanto da saltare 83 gare complessive che non sono altro che una regular season.
I prossimi giorni saranno cruciali per capire le mosse dei Clippers e soprattutto le intenzioni di Griffin, che inizierà i colloqui con le squadre a lui interessate e sceglierà la sua prossima destinazione. Che possa essere ancora lo Staples Center versione rossoblu? Non è da escludere, ma a oggi è difficile sbilanciarsi in un senso o nell’altro.
