Mark Cuban: “Se Dallas fosse ad Est non avremmo ricostruito la squadra”.

Mark Cuban si confida in tono scherzoso ai microfoni di ESPN durante la partita di Summer League dei suoi Mavericks vinta per  88-77 contro i Phoenix Suns.

Siamo in fase di ricostruzione. Non ci sono dubbi a riguardo. Se fossimo ad Est non ci troveremmo in questa situazione. Avremmo gestito la cosa in modo completamente differente. Penso che rapirò Adam Silver e non lo rilascerò finché non ci sposta nella Eastern Conference.

Le sue parole arrivano dopo una offseason fatta di movimenti di mercato che hanno spostato gli equilibri. Molte stelle infatti sono approdate nella Western Conference di cui fanno parte anche i Dallas Mavericks. Jimmy Butler, Paul Millsap e Paul George  sono alcuni dei giocatori che si sono spostati dal versante Est a quello Ovest. Cuban si vede quindi costretto a fronteggiare un livello senza dubbio più elevato e questo comporta una ristrutturazione del roster. Nel sistema NBA il riassetto della squadra è un processo fisiologico, quello che intende il proprietario del team texano è che dovendo fronteggiare super potenze come i Warriors degli ultimi anni, Spurs e Rockets questo processo è stato forzato.

Dato dove siamo, dato dove si trovano i Warriors e cosa sta succedendo nella Western Conference, siamo quasi costretti a farlo (ricostruire, ndr).

Dallas viene fuori da un record stagionale negativo di 33-49. Una stagione fallimentare che non si vedeva dal 1999-2000 quando Cuban acquistò la squadra a metà stagione. I Mavs hanno mancato l’obiettivo Playoffs per la seconda volta in ben 17 stagioni.