Paul George ha fame di vittoria. L’arrivo a Oklahoma di Carmelo Anthony in parte sazia quella fame perché completa una squadra che, tutto sommato, probabilmente completa non lo era.
Onestamente sono felice. L’unica cosa che volevo andando via da Indiana era una occasione per vincere, per dare senso alla mia intera carriera. E’ questo ciò che voglio ora, da questa lega. Non voglio denaro. Non voglio statistiche. Voglio vincere ed essere in grado di vincere ad alti livelli. E’ il primo anno e i Thunder hanno già acconsentito, e sono appena arrivato qui, a tutto quello che desideravo da un accordo. E’ questo ciò che ti fa sentire bene. E’ questo che mi fa pensare: ‘Hey questo potrebbe essere un solido punto di approdo per me, un posto che potrei chiamare casa per anni.’
Non mi sto fissando sull’idea che al primo anno, giocando con Russ e ora anche con Melo, vinceremo il titolo. Penso che abbiamo una chance di vincere il campionato. So che non sarà facile ed infatti non ne sto parlando come se fosse tutta discesa fino al titolo. Dovremo combattere per averlo, ma mi piacciono i ragazzi al fianco dei quali combatterò. Mi piace come le cose si stanno assestando. Quindi, di nuovo, ritorniamo alla fine al discorso di avere una possibilità. Ed è questa la cosa che mi rende più felice di tutte in questa situazione.
A George è stato chiesto se vincere avesse la precedenza anche sulla possibilità di giocare ai Lakers:
Vincere ha la precedenza su tutto. E’ la felicità finale. Non è il luogo, la franchigia. Non è il dominare come stella. Non è il dove posso fare più soldi. Si tratta di vincere, e di vincere campionati. Da bambino questo è quello che ho sempre visto come la cosa più grande. Non ho mai vinto a nessun livello, eccetto per le Olimpiadi (Rio, 2016), non ho vinto un campionato alle high school e non vinto un campionato al college. Non so come ci si sente.