Scenario migliore
Lo scenario migliore per questa stagione vede così Giannis Antetokounmpo “mvpeggiare”, Jabari Parker rientrare dall’infortunio prima del previsto e più forte di prima. La squadra gira bene in attacco e si applica in difesa con i vari Brogdon, Maker e Snell che migliorano a vista d’occhio, contribuendo in modo fondamentale a un record nettamente positivo. I Bucks sono la sorpresa della stagione e a fine regular season si trovano fra le primissime posizioni della Eastern Conference, in compagnia di Cleveland e Boston, guadagnando il fattore campo ai playoff, dove arrivano alle Finali di Conference.
Scenario peggiore
Per qualche strano e inspiegabile motivo Giannis Antetokounmpo subisce un’involuzione, o peggio, un lungo infortunio a inizio stagione che lo costringe a saltare buona parte della regular season. Jabari Parker non solo rientra in ritardo, ma non è nemmeno quello di prima: non riesce a contribuire in maniera costante alla fase realizzativa. Senza le sue due giovanissime stelle i Bucks ne risentono e i compagni di squadra non riescono a trovare la giusta amalgama: Milwaukee vince a malapena una trentina di partite e manca così la qualificazione ai playoff.
Pronostico
Con una squadra che non è praticamente cambiata nella sua ossatura, e con Giannis che non ha mai avuto seri problemi fisici – in quattro anni di NBA ha saltato solamente otto partite, lo scenario peggiore appare piuttosto improbabile. Lo scenario realisticamente più probabile è perciò più vicino a quello migliore. Antetokounmpo è ormai una vera e propria star, è ancora giovane (classe 1994) e sembra avere ancora parecchi margini di miglioramento. Insomma, ha tutte le carte in regola per partecipare alla corsa al premio di MVP – sue stesse parole. Per raggiungere Cleveland e Boston però, il solo Greak Freak non basta. In ogni caso, anche se Parker resterà fuori sino all’All-Star break e come abbiamo visto, sebbene ci sia qualche aspetto su cui la squadra deve ancora lavorare, per Milwaukee si può comunque pronosticare una stagione da 45-47 W, utili per centrare il quinto posto in una Eastern Conference decisamente impoverita rispetto allo scorso anno. E’ vero, forse non sarà una stagione tanto diversa da quella scorsa, ma d’altra parte una lenta crescita interna richiede tempo e pazienza per raggiungere l’obiettivo prefissato. E se è vero che la pazienza è la virtù dei forti, chissà che i Bucks non abbiano in serbo qualche sorpresa.