Scenario migliore
Molto semplice. Chris Paul e James Harden, con tutte le loro peculiarità che li rendono due giocatori unici, si trovano. L’alchimia di coppia e col resto della squadra va a gonfie vele e i Rockets sembrano davvero poter spiccare il volo da un momento all’altro. Il lancio avviene: finiscono la regular season con un’efficienza in crescita e nei Playoffs l’attacco continua a girare a mille. Riescono a barcamenarsi in difesa e quando Harden e CP3 condividono il campo non li ferma nessuno. Troppo IQ in due soli giocatori. Dopo un #2 seed ad Ovest, si sbarazzano agilmente dei Nuggets al primo turno. Sulla loro strada trovano i Thunder, che asfaltano ancora 4-1 nonostante PG13 e Carmelo. In finale di conference CP3 alza ulteriormente il proprio livello, marcando Kevin Durant per tutte le sette partite. Il tiro decisivo per vincere Gara 7 alla Oracle lo prende James Harden. E segna. La finale contro Boston è la meno preventivatile dell’ultimo ventennio: le squadra arrivano davvero spossate a giugno, ma Chris Paul riesce di nuovo a fare la differenza grazie alla bacchetta da regista che tiene tra le mani. Insomma sì, se vogliamo dare un best-case scenario comunque verosimile, i Rockets vincono il titolo.
Scenario peggiore
Harden litiga con Paul perché prende due tiri dal mid-range a partita e a Houston quella è una zona di non belligeranza. Questo porta CP3 a non firmare un’estensione coi Rockets, che per Capodanno sono 18-17 tra un infortunio di Ryan Anderson e un mattone di Mbah a Moute. Le cose vanno presto alla deriva: CP3 vuole solo il super-mega-massimo e Dallas sembra volerglielo offrire; Fertitta non vuole pagare così tanto “un vecchietto sopravvalutato” e lo scambia prima della trade deadline a Sacramento per Cauley-Stein e Buddy Hield. Houston torna ad essere il parco giochi privato di James Harden, ma non quello funzionale della passata stagione. I Rockets chiudono 42-40 e al primo turno vengono sculacciati 4-0 da Golden State a 130 punti subiti di media.
Pronostico
Per quanto possano coesistere alla grande CP3 e Il Barba, uscire dall’Ovest significa battere due tra San Antonio, OKC e Golden State. Ne hanno abbastanza a Houston? Forse no. Se è vero che hanno aggiunto Point God, San Antonio era avanti 0-1 contro GS la passata stagione (poi Pachulia ha frantumato la caviglia di Leonard, ma gli Spurs sono convinti che avrebbero potuto farcela) e OKC ha aggiunto due All-Star. Golden State, infine, si è resa protagonista dell’estate con il solito mercato impeccabili di Bob Myers e Anno II Kevin Durant farà macelli. Houston potrebbe incrementare il proprio numero di vittorie in stagione regolare, avvicinando quelle 60 W che la franchigia non ha raggiunto nemmeno negli anni di Olajuwon o McGrady. Potrebbe comunque essere un #3 seed, che garantisce il fattore campo solo al primo turno. Posto che le Conference Semifinals ad Ovest saranno bellissime, non è detto che i Rockets ne escano vincitori. Fossero riusciti a mettere le mani su Carmelo…