LaMarcus Aldridge raggiunge l’accordo con gli Spurs, contratto triennale da $72 milioni.
Come preannunciavamo poche ore fa, le trattative tra il lungo trentaduenne texano e la dirigenza di San Antonio si sono concluse positivamente con l’estensione contrattuale. Aldridge sarebbe potuto diventare free agent nel 2018.
L’estensione quindi fa di Aldridge uno Spurs fino alla stagione 2020-2021 chiudendo una offseason turbolenta per le voci di mercato e non che hanno visto Popovich e Aldridge a colloquio più di una volta.
Aldridge eserciterà la player option da $22.3 milioni sul suo contratto in scadenza la prossima stagione e per quest’anno guadagnerà circa $21.4 milioni. Il contratto prevede un salario parzialmente garantito, come riporta ESPN, esattamente $7 milioni al giocatore nell’ultimo anno di estensione.
Gli Spurs in estate hanno ascoltato tutte le proposte fatte dalle franchigie interessate ad Aldridge ma con scarsi risultati. Dopo i playoff della scorsa stagione, in particolare dopo l’infortunio occorso a Kawhi Leonard, quando ad Aldridge era stato caricato sulle spalle tutto il peso di una squadra in emergenza hanno trovato conferma i dubbi sul fatto che il lungo non era perfettamente a proprio agio nel sistema Spurs. Forse gli è stato chiesto più di quanto può fare ed in una circostanza abbastanza particolare. Fatto sta che il giocatore e la dirigenza hanno discusso anche di questo e l’accordo è stato principalmente basato sulla sua posizione e la sua relazione con i sistema di gioco.
Con un contratto in scadenza e qualche naso storto la stagione alle porta sarebbe stata psicologicamente differente. Una estensione contrattuale rinsalda i rapporti e fa bene ad ambo le parti. La passata stagione Aldridge viaggiava a 17.3 punti e 7.3 rimbalzi di media.