Cuban critico verso la riforma della Draft Lottery: “Non sono persuaso” 

La riforma della Draft Lottery, votata nel corso  dell’ultimo vertice tra i proprietari delle 30 franchigie tenutosi a New York lo scorso 28 settembre, entrerà in vigore a partire dal Draft 2019.

Mark Cuban, unico astenuto in quell’occasione a fronte di 28 pareri favorevoli e un solo voto contrario, ha manifestato nuovamente il proprio dissenso parlando ai microfoni di Tim MacMahon di ESPN:

È OK, ma hai ancora le possibilità maggiori [di avere la prima scelta] se chiudi con il peggior record. […] Ora, se sei tra le tre squadre con il peggior record, le probabilità sono le stesse, non cambia granché se peggiori, e questo va bene, ma proverai comunque a «tankare» per avere la prima pick.

Il proprietario dei Dallas Mavericks  si è visto bocciare una proposta a suo modo rivoluzionaria e, forse anche per questo, affronta la questione con un po’ di amarezza. L’idea era la seguente:

Il team con il miglior record prende più soldi, quello con il peggior record ne ottiene meno di tutti. È come la Free Agency. Rende molto più difficile l’ipotesi tanking perché non sai se, orribile e perdente  sempre, otterrai il miglior giocatore. La proposta non è piaciuta a nessuno, neanche un singolo [cenno di approvazione]. Adam [Silver] non ha gradito e l’idea non è mai arrivata sul tavolo di discussione.

Se la corsa fosse serrata sino alla fine, vedresti le squadre dare il meglio perché se una franchigia finisse con il peggior record non avrebbe diritto alla scelta migliore. Con questo sistema la taglieresti sostanzialmente fuori dalla corsa al miglior giocatore. Tutto il resto rimarrebbe invariato.