Tre triple di fila di Kyle Korver, ecco cosa è bastato ai Cleveland Cavaliers per scrollarsi di dosso i Milwaukee Bucks in una partita che, fino a metà terzo quarto, non aveva ancora decretato un vincitore. Lo sharpshooter ex-Atlanta ha sfruttato gli assist di LeBron James che a sua volta è stato condottiero della sua armata con 24 punti (10/16 dal campo) e 8 assistenze. Il vantaggio conquistato nel secondo tempo non è stato più ricucito dai padroni di casa che si sono comunque potuti godere di uno strabiliante Giannis Antetokounmpo: 34 punti (15/22 dal campo), 8 assist, 8 rimbalzi e 3 palle recuperate. Non sono bastati, è vero, ma la sfida con LBJ era un esame importante per capire quanto fosse pronto mentalmente, la risposta è arrivata, inesorabile, e tutti si aspettano una sfida per l’MVP da qui a fine stagione. L’unico che ha cercato di dare manforte, andando in doppia cifra in termini di punti segnati, insieme al greco, è stato Malcolm Brogdon con 17 punti. In casa Cavs invece da segnalare la bella prestazione di Kevin Love che ha realizzato 17 punti ma ha soprattutto regalato 6 assist ai propri compagni e catturato 12 rimbalzi, iniziando lo show delle doppie-doppie di stagione.
Charlotte Hornets – Atlanta Hawks 109-91
Charlotte Hornets e Atlanta Hawks si sono scambiati giocatori importanti questa estate, quel Dwight Howard che ha tanta voglia di tornare il centro dominante di un tempo, e il “nostro” Marco Belinelli che nella prima uscita stagionale aveva realizzato 20 punti e conquistando la prima vittoria stagionale. Chi ha avuto ragione? La partita dice Charlotte, con Howard protagonista grazie alla doppia doppia da 20 punti e 15 rimbalzi, per contro Marco ha disputato una pessima partita da 5 punti con un insufficiente 1/10 dal campo. Nel primo tempo gli Atlanta Hawks erano in totale controllo del match, andando in vantaggio anche di 20 punti ma poi, a partire dalla metà del terzo periodo di gioco, totale blackout: parziale di 24 a 0 subito proprio dai padroni di casa e da un Kemba Walker ispiratissimo (26 punti per lui) che assieme a Dwight han fatto divertire i tifosi al palazzetto. Per gli Hawks migliore marcatore è stato Dennis Schroder (25 punti) seguito da Taurean Prince con 15 punti e 6 rimbalzi.
“Ho solo pensato di scendere in campo stasera e dominare, ed è quello che devo pensare ogni notte” ha dichiarato Howard a fine match. “Per me quella di stasera era una partita speciale e sono molto felice che nel secondo tempo siamo riusciti a rimontare e conquistare una bella vittoria”.
New Orleans Pelicans – Golden State Warriors 120-128
I Warriors vincono sul campo dei New Orleans Pelicans grazie agli Splash Brothers e imparano una lezione: mai partire rilassati. I padroni di casa, infatti, guidati dai due fenomenali lunghi Anthony Davis e DeMarcus Cousins, hanno spaventato i campioni NBA andando a conquistare 15 punti di vantaggio durante il primo tempo, facendo credere che la nottata degli ospiti non fosse mai cominciata. Ed invece ci hanno pensato sempre loro, come ai vecchi tempi pre-Durant: Klay Thompson ha realizzato 31 punti, mentre Steph Curry 28 con un 11/23 combinato da tre punti. Già verso la fine del primo tempo i Warriors hanno iniziato a rimettere le cose a posto, con il terzo periodo di gioco come “consacrazione” della vittoria conquistata. I Pelicans hanno provato a rimettere in carreggiata la partita ma le sole torri gemelle non possono fare di più (70 punti combinati, 30 rimbalzi, 10 assist e 6 palle rubate) attendendo che le guardie comincino a migliorare percentuali che fino ad oggi sono insufficienti. La partita è filata fino alla sirena finale, sentenziatrice di una vittoria ben più sudata rispetto alle attese.