Paul George nella notte ha incontrato per la prima volta la sua ex squadra, gli Indiana Pacers. Questo ha portato il giocatore a parlare nel post partita degli ultimi mesi passati nella franchigia e della trade con cui è arrivato ai Thunder.
E nelle parole del giocatore c’è un po’ di rammarico per come le come sono andate tra lui e il front office della squadra, visto che i Pacers si sono trovati in una posizione molto difficile nelle trattative con le altre squadare a causa delle dichiarazioni di George.
Prima di tutto voglio ringraziare Indiana, come Stato, per aver accolto me e la mia famiglia per molti anni. Ho imparato molto. Poi. chiaramente, sono umano anch’io. Le cose avrebbero potuto andare molto meglio. E devo dire che mi prendo le mie responsabilità per questo, o almeno una parte. Ma alla fine, devo anche dire, che ho fatto quello che era meglio per me stesso e per la mia famiglia. Dovevo andare avanti, cambiare pagina. Era la decisione giusta per me. Ed ora sono felice, felice di come sono andate le cose.
George ha poi spiegato come la sua volontà fosse quella di rimanere ai Pacers, ma poi, una volta visto che non avrebbe avuto dei compagni di talento, di aver cambiato idea chiedendo la cessione.
Quando è arrivato il nuovo Gm, volevo vedere cosa avrebbe portato alla squadra, che giocatori sarebbero arrivati. Volevo rassicurazioni su come la squadra sarebbe stata assemblata. Ma poi si è arrivati al punto in cui era chiaro che le responsabilità sarebbero state tutte sulle mie spalle, visto il tipo di giocatori su cui la franchigia stava puntando. E non era una cosa che volevo, non sapendo poi quale fosse il mio futuro con la squadra. Non volevo inoltre che nessuno potesse venirmi a dire che avevo lasciato la squadra di punto in bianco alla fine del contratto, per quello ho fatto certe dichiarazioni alla stampa, mettendo la mia decisione sul tavolo, in modo che fosse chiaro a tutti che non avrei rinnovato il mio contratto con i Pacers.