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NBA tweets of the Week – Settimana 1 e 2

Sempre di più, i giocatori che calcano i parquet della NBA si dimostrano abili non solo nell’utilizzo del pallone ma anche dei social network. Proprio in quel settore, la lega sta diventando la numero uno, così come nell’intero ambito cestistico.

Con questa rubrica allora andiamo a vedere il meglio (o il peggio?) che ogni due settimane è possibile trovare sui social direttamente dal mondo NBA: è il turno delle prime due settimane, le weeks 1 e 2!

 

L’opening night della NBA vede già un serio candidato al premio di MVP della stagione. No, non si tratta di Klay Thompson finalmente al livello dei due che ha in squadra ad essersi già fregiati del riconoscimento… ma del fan che si è presentato, dietro la panchina dei Warriors, proprio travestito dallo Splash Brother:

Anche a Phoenix le cose più particolari si registrano fuori dal campo: batosta storica nella loro serata d’esordio, ma un movimento di squadra praticamente perfetto:

I loro avversari di Portland, dopo averli superati sul campo, ci hanno provato fuori ma non sono arrivati oltre a questo, comunque ragguardevole, risultato:

L’esordio per Batum in casa Hornets invece deve ancora avvenire; complice l’assenza contemporanea di Kidd-Gilchrist, è stato lanciato subito in quintetto il rookie Dwayne Bacon. Con i fan subito a festeggiare: tutto è più gustoso con un pò di pancetta, no?

A proposito di assenti, ci vorrà ancora un pò di tempo prima di rivedere sul campo Tony Parker. Per riprendere la condizione dopo gli acciacchi, il francese è stato inviato nella squadra di G-League affiliata ai suoi Spurs, ovvero gli Austin Toros. Le disposizioni date ai suoi compagni di squadra dallo staff di San Antonio son state abbastanza chiare:

Uno che invece nel team cui si ritrova non vuole proprio più stare è Eric Bledsoe: lapidario, ma chiaro, dopo i primi tre tracolli dei Suns (che, pochi minuti dopo il tweet, hanno ufficializzato il licenziamento di coach Earl Watson ma hanno parimenti escluso dalla rotazione il giocatore):

In attesa di cambiare casacca, al ragazzo non rimane che riciclarsi in altri passatempi:

Passando invece ai nuovi volti della lega, la classe di rookies di questa stagione pare essere partita fortissimo, con una sola eccezione; proprio quel Markelle Fultz, protagonista del trade down dei Celtics che al suo posto hanno preferito (oltre alle scelte di contorno) prendere Jayson Tatum con la terza scelta assoluta. E nel primo confronto diretto fra le due compagni d’appartenenza, un frammento fra i due sottolinea il precoce risultato dello scambio:

Anche il suo compagno di squadra, il Twitter King Joel Embiid, ha qualcosa da dire a proposito di Fultz; si parla di NBA2k18, dove Joel si cimenta data la sua grande passione per i videogiochi:

https://twitter.com/JoelEmbiid/status/923686316050735104

Di certo, invece, la sua controparte videoludica la considera migliore:

https://twitter.com/JoelEmbiid/status/923686428638371840

De’Aaron Fox non ha mai fatto mistero di essere un fan scatenato della serie di Dragon Ball, pur essendo sostenitore, nel dualismo fra Sayan, del principe Vegeta; contro i Mavericks, mentre spara una tripla, chiaramente è possibile udire un sospetto urlo propiziatorio…

Ma non solo canestri e belle figure sui campi; per informazioni, chiedere a Avery Bradley che ai Pistons combina un pasticcio che si commenta da sè:

Periodo non facile anche per i Cavaliers, che vanno a far visita ai Nets in quello che doveva essere un blowout da parte dei campioni della Eastern Conference in carica a diventare un clamoroso upset da parte degli Atkinson Boys. Sarà stato Trevor Booker, dopo essersi infiltrato nei timeouts di coach Lue, a svelare le tattiche avversarie?

https://twitter.com/BleacherReport/status/923345950487089152

Dietro la lavagna finisce addirittura Gregg Popovich; al termine dell’incontro fra i suoi Spurs e i Magic, vuole salutare l’ex neroargento Jonathon Simmons applicandogli una scherzosa presa alla testa. Peccato che invece si tratti di uno stupito Terrence Ross:

https://twitter.com/HoopsProvider/status/924364531958276096

Infine la nota più lieta: in casa Rockets, il general manager Daryl Morey ricorda l’evento che più di tutti ha cambiato le sorti dell’ultimo lustro in quel di Houston, ovvero…

insomma, spazio ai festeggiamenti!

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