Con Kawhi Leonard ancora ai box per l’infortunio alla coscia e gli Spurs in difficoltà di risultati e prestazioni – tre sconfitte consecutive nell’ultima settimana e mezzo, arrivate con Celtics, Magic e Pacers – la buona notizia per la squadra texana in questi giorni è l’avvicinarsi del rientro di Tony Parker, out dagli scorsi playoff quando si infortunò al quadricipite sinistro durante la semifinale di conference contro gli Houston Rockets.
Il giocatore era stato aggregato alla squadra di G-League degli Austin Spurs nelle scorse settimane dove stava concludendo il suo recupero dall’infortunio, ma proprio ieri, dopo che Coach Popovich aveva dichiarato che il ritorno del giocatore sarebbe avvenuto solamente una volta raggiunto il suo 100% , Tony Parker è tornato a far parte del roster dei San Antonio Spurs anche se quasi certamente il suo esordio non sarà nella delicatissima sfida contro i Golden State Warriors di stasera.
Il rientro di Tony Parker, al di là della partita contro i Warriors, potrebbe dare una scossa ad un ambiente che dopo la partenza sprint con 4 vittorie in altrettante partite, sembra essersi un po’ cristallizzato nei suoi meccanismi apparendo scolastica e soprattutto insolitamente poco efficace sia in attacco che in difesa; le difficoltà stanno emergendo sopratutto nel ruolo di point guard, dove il giovane Dejounte Murray, dopo l’ottimo avvio, sta soffrendo gli adattamenti e le maggiori attenzioni difensive nei suoi confronti e Patty Mills che non sta trovando con continuità le proprie soluzioni offensive (30% dal campo e 20% da tre).
Ovviamente non c’è alcun tipo di allarmismo in casa Spurs, nonostante Popovich sia sembrato parecchio sconcertato delle ultime prestazioni dei suoi (il solo LaMarcus Aldridge sembra essere esente da critiche visto il suo inizio di stagione super), ma ancora una volta toccherà ai veterani cercare di tirar fuori la squadra da questo momento di difficoltà, in attesa che Kawhi Leonard torni a calcare il parquet dell’ AT&T Center.