Cleveland Cavaliers (4-5) – Washington Wizards (4-4) 130-122
Washington DC., si gioca all’ombra della Casa Bianca, dove i Cleveland Cavaliers sono a caccia di un riscatto convincente dopo la striscia perdente aperta di 4 partite. L’inizio dei vice campioni lascia ben sperare in quest’ottica. Guidati dal duo James-Rose in grande spolvero (rispettivamente 15 e 13 punti nel quarto con 6/7 al tiro per entrambi) i Cavs s’impongono nel primo parziale ad altissimo punteggio: 42-36.
In apertura di seconda frazione Cleveland scende in campo con la second unit e i danni sono comunque limitati, complice il 3/9 al tiro a questa altezza della coppia Beal-Wall. Gli amarantoro oppongono spesso a brutte difese (costante deplorevole del gioco ospite) incisivi attacchi, sia a difesa schierata che in campo aperto. Il martellante 7/11 dalla lunga distanza prima della pausa lunga e i 24 di James con 9/13 al tiro garantiscono il vantaggio per 74-66.
Al rientro dagli spogliatoi i Cavs continuano ad inscenare un ottimo basket offensivo e si portano per la prima volta in doppia cifra di vantaggio. James al comando, le squadre si separano di 17 lunghezze in favore degli ospiti dall’Ohio. Ma i Wizards son ben lontani dall’essere domati e in un amen si portano dal 92-75 a 92-84.
Il quarto periodo della gara è invece una Cappella Sistina firmata Lebron James. Washington gioca con orgoglio e ardore, ma il Re è invasato da una divinità dell’Olimpo cestistico. Non c’è fattura nel campionario dei Wizards in grado di neutralizzarlo. Fadeaway jumper, step-back, in avvicinamento a canestro, subendo il fallo.
Lebron da l’impressione di non poter sbagliare un singolo tiro nella notte. Solo nel quarto periodo James colleziona 19 punti, per un totale finale di 57 segnati (seconda miglior prestazione personale di sempre, per il più giovane giocatore ad aver raggiunto quota 29000 punti in carriera) tirando 23/34 dal campo (67.6%) con 11 rimbalzi, 7 assist, 3 palle rubate e 2 stoppate. In questi risultati NBA la declinazione di perfezione cestistica, di onnipotenza e grandezza ha nome, cognome e numero di maglia: Lebron James #23 da Akron.
Davanti ad una prova regale di questo calibro, anche i 36 di Beal e i 13 con 15 assist di Wall passano giocoforza sottotraccia.