E allo stesso modo continua anche il periodo di grande forma dei Denver Nuggets, che stavolta fanno letteralmente a pezzi un’altra delle squadre migliori di questo inizio di stagione.
Al Pepsi Center non c’è partita fin dal primo quarto, con i Magic che nulla possono contro lo strapotere offensivo di Denver, potenzialmente letale per chiunque in serate del genere (i punti del solo primo quarto sono 39 per i padroni di casa). Evan Fournier e Jonathon Simmons provano a scuotere un po’ Orlando, ma la macchina offensiva dei Nuggets funziona troppo bene e basta addirittura che Nikola Jokic si fermi a 12 punti (con 17 rimbalzi e 9 assist) in una serata che rimarrà speciale sopratutto per Jamal Murray (32 i punti per lui). Dopo il primo tempo c’è ben poco di cui parlare, e a nulla servono le mini-rimonte tentate dagli ospiti per evitare che il risultato finale dica 125-107 per Denver. Sfiorata come detto la tripla doppia per Jokic, carreer-night per Murray oltre al buon apporto di Paul Millsap (16+8+8) e Wilson Chandler (13). Per i Magic si salvano Fournier e Simmons (18 punti a testa).
Non sono i Phoenix Suns la cenerentola di questa stagione (seppur il record finale dovrebbe essere ben lontano dalla positività), e prendere confidenza col concetto sono stavolta i Minnesota Timberwolves.
Entrata in una serie positiva che l’aveva portata al terzo posto della Western Conference, Minnie si ferma infatti davanti alle prestazioni monstre di Devin Booker (35 punti con 9 rimbalzi e 6 assist) e TJ Warren, sempre più calato nei panni di sorpresa della stagione (35 punti anche per lui, conditi da 6 rimbalzi). E pensare che l’inizio era stato tutto degli ospiti, avanti per 28-19 alla fine del primo quarto grazie a una delle migliori prestazioni stagionali di Jimmy Butler (25 punti con 7 rimbalzi e 5 assist per lui). Dal secondo quarto in poi i Suns però cominciano a macinare gioco, rosicchiano sempre più punti fino ad arrivare agli ultimi secondo con un vantaggio che permette loro di raggiungere la quinta vittoria stagionale. Il risultato si ferma sul 118-110, a nulla servono le doppie doppie di Towns e Gibson (rispettivamente 17+12 rimbalzi e 16+11 rimbalzi) per i Wolves.
(5-8) Brooklyn Nets 106 – 114 Utah Jazz (6-7)
Tornano alla vittoria gli Utah Jazz, che contro un avversario alla portata ma non banale riescono a centrare la W e tornare a ridosso della zona playoff nella Western Conference.
I Nets arrivano a Salt Lake City per niente intenzionati a far una brutta figura, e lo mettono in chiaro raggiungendo gli avversari a quota 25 al termine del primo quarto. Nella seconda frazione però viene fuori la superiorità dei Jazz, guidati da un super Derrick Favors, titolare provvisorio in attesa di Rudy Gobert, e da un sempre più continuo Donovan Mitchell, che con i 26 punti di stanotte entra di diritto nella conversazione per il Rookie Of The Year.
Il secondo parziale si chiude dunque sul 36-20 per i padroni di casa, che accumulato il vantaggio riescono bene o male a portarlo fino al termine viste anche le tante, tantissime palle perse dei Nets (alla fine saranno ben 13 le steals dei Jazz). Oltre a Mitchell e Favors (24+12 rimbalzi), per Utah buone anche le prove di Rubio (10+7+8) e Ingles (17), oltre alla conferma a buoni livelli dopo un inizio difficile di Rodeny Hood (19 per lui). Nei Nets, solita grande prova di D’Angelo Russell (26 punti e 6 rimbalzi) e apporto solido di DeMarre Carrol, che chiude con 15+7 rimbalzi.