(10-5) Detroit Pistons 100 – 107 Indiana Pacers (8-8)
Continuano a divertisti e stupire gli Indiana Pacers di Victor Oladipo, che stavolta scelgono come vittima un’altra delle sorprese di inizio stagione, quei Detroit Pistons che dopo anni stanno finalmente facendo entusiasmare i propri tifosi. L’inizio è tutto degli ospiti, che grazie a un quintetto particolarmente ispirato chiudono il primo quarto avanti 32-23.
La stessa musica continua anche nel secondo quarto, con Indiana che registra la difesa ma non riesce a rimontare nonostante la grande serata di Oladipo (tanto in attacco quanto sotto canestro) e un sempre più continuo Domantas Sabonis.
Dopo un primo tempo conclusosi sul +11 per i Pistons e un terzo quarto nuovamente molto equilibrato, a rovinare i piani di coach Van Gundy arriva un ultimo parziale da incubo per Detroit: Indiana infatti serra le maglie in difesa, comincia ad alzare vertiginosamente i ritmi e corre molto, colpendo gli avversari in ogni modo che la difesa conceda. 36-19 il risultato finale degli ultimi 12 minuti, buono per fermare il risultato sul 107-100.
Per i Pacers, come detto, sugli scudi i 21 punti e 15 rimbalzi di Victor Oladipo, buoni anche gli apporti di Young (15+5+4), Bogdanovic (15), Collison (16 con 6 assist) e Sabonis (12 e 10 rimbalzi), mentre per i Pistons, nonostante 4/5 del quintetto in doppia cifra (Drummond, Bradley, Harris e Jackson), dopo il quarto quarto da salvare c’è ben poco.
(7-8) Miami Heat 91 – 88 Washington Wizards (9-6)
Colpo in trasferta dei Miami Heat, che cercano di restare agganciati al treno playoff e vincono di misura al Verizon Center di Wahsington DC.
La squadra di coach Spoelstra mette le cose in chiaro fin da subito, iniziando molto aggressiva in difesa e sostenuta da Hassan Whiteside e James Johnson nella metà campo offensiva. Nei Wizards, John Wall vive una serata piuttosto amara, che lo vedrà concludere con 3/12 dal campo e tanto, tanto nervosismo.
Dopo un primo quarto concluso sul 26-17 per gli Heat, Washington non riesce a reagire neanche nel secondo parziale, in cui segna solamente 12 (dodici!) punti, e lascia scappare gli avversari a +21.
Nonostante i miglioramenti del secondo tempo, con Bradley Beal che ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle ma è stato lasciato letteralmente da solo a cercare la rimonta, Washigton arriva corta agli ultimi secondi della partita, che alla fine vede vincere Miami 91-88.
Bene come detto il solo Beal per i padroni di casa, con 26 punti e 10 assist, mentre John Wall si ferma a 8 punti e 8 assist in totale. Nonostante una brutta serata di Dragic (6+5+7 con 3/11 dal campo), Miami porta a casa un’importante vittoria grazie alle ottime prove di Hassan Whiteside (22+16), James Johnson (20+5+4) e Justise Winslow (1o e 7 rimbalzi).