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Kevin Durant si apre e immagina la sua vita da “ragazzo nero” senza il basket

Kevin Durant parla di razza e di come il fatto che giochi a basket lo abbia aiutato nella vita

di
Elena Zoppè
28/11/2017

Nonostante milioni di persone riconoscano Kevin Durant come uno dei giocatori più forti dell’intera NBA, la superstar di Golden State ha raccontato di non vedere altro che un “uomo nero” quando si guarda allo specchio.

In un’intervista per Logan Murdock di The Mercury News, KD ha parlato di razza e di come la sua vita sarebbe andata senza il basket.

A dire la verità, finalmente mi sono svegliato. In un certo senso, solo nel vedere quanto sia dura per un uomo nero medio, capisci cosa intendo? E come se non bastasse, (quando) un uomo nero fa un errore… vedo quanto ci spingiamo in basso. Dal mio punto di vista, io sono praticamente cresciuto nel mondo del basket perchè il mio talento in qualche modo superava il mio aspetto.

Non è stata così dura, (per me si trattava di un problema) tanto distante quanto l’oppressione sociale e sistematica o ogni altra questione sociale. Loro non le applicavano davvero su di me perchè io sapevo mettere la palla in un canestro. Lasciatemi dire che questo tipo di “risveglio” per me è stato un po’ come dire “Dannazione, questo è tutto il buono che c’è il me?“. Se non fossi diventato un giocatore di basket, in che modo mi guarderebbero? Che tipo di uomo sarei per loro? Capisci cosa intendo?

(Parlo) in termini di che qualità posso offrire a voi al di fuori del giocare a basket. Do molto valore alle persone, e allo stesso modo anche a come le tratto, come le incoraggio, come semplicemente provo a essere una buona persona per loro. Sento che ci sono un sacco di uomini di colore che hanno questi tratti, ma loro spesso vengono solo stereotipati, giudicati da un singolo incidente o a cui non viene data una seconda chance.

Quindi, se trovo qualcosa che dà potere alle persone che mi assomigliano, provo solo a mandare il sottile messaggio che vi copro le spalle, vi ascolto e provo a ispirarvi quanto posso solamente per il fatto di essere in questo mondo come un uomo nero che va avanti, nonostante io sia stato guardato e visto in un modo un po’ differente. Ma sono ancora un uomo nero. Capisco da dove veniamo.