Sixers, il grande inizio di Embiid potrebbe (clamorosamente) non essere una buona notizia

L’NBA lo sappiamo è un mondo “strano”, così strano che la grande partenza di Joel Embiid in questa stagione potrebbe risultare una brutta notizia per i Sixers poiché potrebbe portare a un bonus che influenzerebbe la capacità della società  di competere sul mercato dei free agent la prossima estate, scrive Bobby Marks di ESPN.

Il centro al secondo anno ha firmato un’estensione di cinque anni durante l’estate che ha un valore base di 146 milioni di dollari, ma potrebbe raggiungere i 178 milioni di dollari se raggiunge determinati parametri. Ciò include un bonus pesante se viene nominato Most Valuable Player o nel caso dovesse entrare a far parte del primo quintetto NBA. Embiid, che sta viaggiando a 22.9 punti e 11.3 rimbalzi di media a partita, è infatti uno dei migliori centri della lega e visti gli infortuni di Anthony Davis e Rudy Gobert, non è da escludere un suo inserimento nella prima squadra All-NBA.

Questo bonus potrebbe il salario della prossima stagione del prodotto da Kansas da 25.3 a 30 milioni di dollari e costerebbe ai Sixers 5 milioni per ogni anno (a partire dal prossimo) fino alla scadenza del contratto. Al momento Philadelphia ha 32 milioni già occupati in stipendi per la prossima stagione senza contare le opzioni a loro favore (entrambe dal valore di 1.6 milioni) sui contratti di T.J. McConnell e Richaun Holmes, quindi 5 milioni di dollari farebbero la differenza per offrire o meno un contratto al massimo consentito.

Il contratto di Embiid inoltre contiene anche un clausola relativa ai minuti giocati che potrebbe aumentare i suoi guadagni futuri. Il suo contratto diventerebbe pienamente garantito qualora dovesse giocare 1650 minuti in 3 stagioni consecutive e, visto che i minuti giocati in 18 partite sono 532, è in piena corsa per raggiungere la suddetta cifra per questa stagione.