Risultati NBA: Rozier a sorpresa nella notte di IT. Curry abbatte Dallas all’ultimo respiro
I Celtics vincono lo scontro diretto nel giorno dell’emozionante ritorno di Thomas. Curry evita un OT a Dallas mentre Houston, OKC, Toronto e Milwuakee vincono sfilando su un red carpet. Cade Minnesota per mano dei Nets di Dinwiddie
(30-8) Golden State Warriors 125 – 122 Dallas Mavericks (13-26)
I nostri risultati Nba si avviano verso la conclusione e lo fanno con ciò che di meglio può offrire questa Lega. Nonostante la netta superiorità tecnica i Warriors si devono affidare ad una tripla da distanza per lui normale del solito Stephen Curry (32) per evitarsi un OT che sarebbe stato tutt’altro che gradito.
A dimostrare l’eccezionalità di quelli della Baia, però, è un’altra statistica: i Big Four di Golden State hanno combinato 100 punti sui 125 della squadra, trascinando in maniera compatta i Warriors verso la vittoria. Oltre ai 32 di Curry si evidenziano quindi i 25 di Thompson, i 25 con 12 rimbalzi di KD e i 18 con 11 rimbalzi di Green. I Mavs, durissimi a morire e sempre attaccati alle caviglie dei campioni in carica, si sono affidati al collettivo che, se sulla carta non ha grande talento, dispone di un grandissimo cuore da provare a gettare oltre l’ostacolo. Tra i tanti uomini andati in doppia cifra, però, il protagonista è quasi inaspettato e arriva dalla second unit: Dwight Powell (21+8 rimbalzi) ha messo in seria difficoltà gli uomini di Kerr grazie alla sua fisicità. All’ultimo respiro, però, è arrivato Curry e le gerarchie si sono ristabilite.
(25-13) Cleveland Cavaliers 88 – 102 Boston Celtics (31-10)
L’ultima partita dei nostri risultati Nba è quella più attesa da tutti quanti. Il ritorno da spettatore al Garden di quello che è stato il suo indiscusso leader fino a pochi mesi fa, Isaiah Thomas, si trasforma in un incubo per i suoi Cavaliers, che ne escono con le ossa rotte e il season lower (88) alla voce punti. Partiamo dalla fine però, partiamo da IT che va a salutare i suoi ex compagni uno per uno prima di arrivare ad un abbraccio con Irving, l’altro pezzo grosso coinvolto nella trade di quest’estate.
Sul parquet, invece, si è eretto a protagonista un attore spesso secondario ma fondamentale nelle recite di Brad Stevens. Rozier firma 20 punti e ruba la scena a IT, Irving e sua maestà LeBron James senza preoccuparsene troppo, diventando il miglior realizzatore della partita. Un match che ha visto i verdi in vantaggio praticamente sempre, dilagando anche sopra i 20 punti e dando l’impressione di essere sempre in pieno controllo. I Celtics si sono ben distribuiti la produzione offensiva tra Irving e Horford (11), Tatum (15) e Brown (14) riuscendo a limitare l’attacco dei vice-campioni in carica sotto i 90 punti. Il migliore tra i Cavs, se ci fosse bisogno di dirlo, è stato LeBron James, con una prestazione da 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assistenze. Mancato clamorosamente, invece, il supporto di Love, limitato a soli 2 punti con un imbarazzante 1/11 dal campo. Una serata storta che fornisce morale alla truppa di Stevens in vista di quella che si preannuncia come una delle serie di playoff ad Est più combattuta degli ultimi anni…