Risultati NBA, Smart abbatte i Timberwolves, bene Philadelphia e Toronto, sempre peggio Atlanta e Lakers
Risultati NBA, un Towns da 25+23 non basta a Minnesota che perde a Boston, i Sixers dominano mentre i Lakers, nonostante Ball rientrante, perdono malamente
(10-28) Atlanta Hawks 89-110 Portland Trail Blazers (20-18)
Vittoria mai in discussione quella sul parquet del Moda Center dei Portland Trial Blazers sugli Atlanta Hawks. Ben sette i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa tra cui spicca CJ McCollum che con i suoi 20 punti (e 6 assist) è il top scorer di serata.
Buone notizie per Portland arrivano dall’infermeria dato che Damian Lillard, in dubbio fino a pochi minuti dalla palla a due a causa di un problema al polpaccio, è partito da titolare e ha anche messo a segno 14 punti prima di riposarsi totalmente nel quarto periodo. Inutili per Atlanta i tentativi di restare aggrappata alla partita, il 36% dal campo e il solo Schroder come vera arma offensiva condannano gli Hawks alla 28esima sconfitta stagionale e al peggior record della lega.
(24-16) Minnesota Timberwolves 84-91 Boston Celtics (32-10)
Sono state le difese a farla da padrona nella sfida più interessante della notte tra Timberwolves e Celtics. È stato il quarto periodo ad essere determinante, con i Celtics, guidati da Marcus Smart, top scorer della squadra con 18 punti, in grado, dopo una buona partenza di frazione, di mantenere il vantaggio che alla sirena finale si è attestato sui 7 punti. Per Boston da segnalare anche i 14 uscendo dalla panchina di Terry Rozier e i 16, con 9 rimbalzi e 8 assist, di Kyrie Irving.
Per i Timberwolves invece si tratta della prima sconfitta back-to-back da novembre scorso dopo che i ragazzi di Thibodeau avevano già perso mercoledì contro Brooklyn. Da segnalare la prestazione di Karl-Anthony Towns che ha messo a referto 25 punti e il career-high di 23 rimbalzi.
Un parziale di 10-2 tra fine terzo ed inizio quarto periodo è stato quello che ha permesso ai Celtics, nonostante il 40% dal campo (37% per i TWolves), di prendere il largo e di arrivare ad avere 12 punti di vantaggio a metà ultima frazione, rendendo così vani i tentativi di rimonta di Minnesota.