(15-27) Los Angeles Lakers 107-101 Dallas Mavericks (15-29) [OT]
In una brutta stagione, i Mavs hanno vinto le ultime due. Altrettanto messi male, i Lakers ne hanno vinte 3 di fila dopo 9 sconfitte consecutive. Questa è la situazione delle due squadre prima della partita dell’American Airlines Center. In Texas vincono gli ospiti grazie alla carambola catturata e convertita in due punti da Julius Randle a 0:18 dalla fine di un teso tempo supplementare.
Come le tre vittorie angelene di cui sopra sono arrivate in doppia cifra, superiore ai 10 punti dopo tre quarti è lo svantaggio dei ragazzi di coach Walton dopo tre quarti di gioco. Una furiosa rimonta nell’ultimo periodo ha però permesso ai giallo-viola di sbancare Dallas per la prima volta dal 24 febbraio 2013, tornando a vincere contro la franchigia di Mark Cuban dopo 15 sconfitte. Coach Carlisle può sorridere per le prestazioni di Dennis Smith Jr. (23 punti con 19 tiri) e Yogi Ferrell (doppia-doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, nonostante un pessimo 1 su 10 dall’arco). Dallas ha tirato ben 43 volte da 3, quasi il 50% delle proprie conclusioni dal campo, ma ha convertito solo 11 tiri pesanti (25,6%). 17 inefficienti per Harrison Barnes, altrettanti ben più utili per Wesley Matthews. 19 e 12 rimbalzi sommati per Nowitzki e Powell.
So proud of my @Lakers players and Coach Walton for winning their 4th game in a row against the Mavericks.
Il sole sembra tornato a splendere in casa Lakers: sono 4-1 da quando Ball è rientrato dall’infortunio alla spalla. Lonzo ha tirato male (4 su 13 dal campo, 1 su 7 dal campo per 9 punti), ma ha smazzato 7 assist e catturato 7 rimbalzi. In quintetto al posto di Larry Nance Jr. dalla sconfitta nel derby coi Clippers, Julius Randle ha dominato: 23 punti e 15 rimbalzi fanno impallidire le 7 palle perse e i 5 falli. Kentavious Caldwell-Pope e Jordan Clarkson hanno segnato 35 punti in due, mentre dalla panchina Kyle Kuzma ha provveduto ad una doppia-doppia provvidenziale da 18 punti e 10 rimbalzi. Unica tegola: l’uscita dal campo di Brandon Ingram nel primo tempo con un guaio alla caviglia sinistra.
(35-9) Golden State Warriors 127-125 Toronto Raptors (29-12)
Dopo un primo tempo s p a v e n t o s o, Golden State tiene a bada i Raptors nella ripresa e, pur con tanta fatica nel finale, sbanca l’Air Canada Center. Nella ripresa, infatti, i canadesi dimostrano una volta di più di essere una squadra sulla quale è meglio non dormire: la seconda squadra ad Est ha tutto per mettere in difficoltà Cleveland e Boston. Poi accade Kevin Durant…
Se il tiro decisivo è segnato da KD35 come risultato dell’immarcabile pick-and-roll alto tra lui e Steph, è un primo tempo da favola (81 punti!) che consente a Golden State di tirare (fin troppo) i remi in barca nella ripresa. Non a caso il Plus/Minus migliore dei californiani è quello di un meraviglioso giocatore di sistema: Draymond Green (+24, 14 punti, 8 assist, 3 rimbalzi, nessuna palla persa). 24 con 12 tiri dal campo e altrettanti dalla lunetta per Curry, 26 per Klay. Kevin Durant suggella 25 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre David West provvede ad 11 punti dalla panchina.
Ai Raptors non bastano i 42 (17 su 31 dal campo, 0 su 4 dall’arco, 8 su 10 in lunetta) di un tanto splendido quanto lamentoso verso l’arbitraggio DeMar DeRozan. Alla terza partita consecutiva senza Kyle Lowry (problema al coccige), Delon Wright segna solo 4 punti, mentre un rientrante (dopo il pugno a James Johnson che gli è costato una giornata di squalifica) Serge Ibaka scrive 14. 12 e 9 rimbalzi per Valanciunas, 17 splendidi punti di OG Anunoby (seguite questo ragazzino) e 13 dalla panchina per Fred VanVleet. Hanno perso, ma attenzione ai Raptors.