É stato un Martin Luther King day molto nervoso quello giocato ieri in NBA. Oltre ai fatti accaduti a Los Angeles tra Rockets e Clippers, anche la partita tra Toronto Raptors e Philadelphia 76ers, vinta da quest’ultimi, si è conclusa non senza qualche nervosismo. I due protagonisti dello scontro sono stati Kyle Lowry e Ben Simmons che a 6 secondi dalla fine, con la partita già in ghiaccio sul 117 a 111 hanno accesso una lunga discussione che ha costretto gli arbitri ad espellerli entrambi.
I due giocatori, come si è potuto vedere anche in diretta, prima di uscire dal campo, sembravano essersi promessi un incontro nel tunnel che porta agli spogliatoi per regolare i conti, cosa che secondo i media non è fortunatamente mai avvenuta, anche grazie al probabile intervento di qualche addetto alla sicurezza nel palazzo.
Durante la partita Simmons aveva assestato un colpo molto duro al giocatore dei Raptors, molto simile a quello rifilato a Marcus Morris nella partita Londinese contro i Boston Celtics. La reazione di Lowry dev’essere stata scatenata dal nervosismo in seguito alla brutta prestazione individuale: al rientro dall’infortunio ha tirato 3 su 16 dal campo.
Non sono mancate le dichiarazioni dei due atleti nel post partita, con Kyle Lowry che ha voluto far notare a Ben Simmons di non essere ancora nessuno all’interno della lega, mentre l’australiano ha manifestato il suo malcontento nei confronti di tutti questi veterani che cercano sempre di testarlo in campo sia dal punto di vista del gioco, ma soprattutto, come in questo caso, per mettere alla prova la sua durezza mentale.
Lowry on Simmons incident: “I don’t know. I guess he thinks he’s somebody.”